Omicidio Camilluccia, preso Giuliani esponente dei Nar: tentò di rapire l'ex cassiere di Mokbel, Silvio Fanella

Omicidio Camilluccia, preso Giuliani esponente dei Nar: tentò di rapire l'ex cassiere di Mokbel, Silvio Fanella
E' un ex esponente dei Nar, ed ex compagno di cella di Pierluigi Concutelli il capo banda del gruppo che il 7 luglio scorso ha cercato di rapire l'ex cassiere di Mokbel...

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E' un ex esponente dei Nar, ed ex compagno di cella di Pierluigi Concutelli il capo banda del gruppo che il 7 luglio scorso ha cercato di rapire l'ex cassiere di Mokbel Silvio Fanella, finendo per ammazzarlo. Si chiama Egidio Giuliani nato a Sora, classe 55.






Le cronache di fine anni '70 sono piene di citazioni che lo riguardano. E' Giuliani, nell'82, a sfregiare in carcere l'ex ordinovista Franco Freda. Uscito dal carcere, vive da anni a Novara dove aveva anche fondato una cooperativa di ex detenuti, la Multidea, la stessa in cui lavorava l'altro complice del gruppo arrestato con lui stamattina, Giuseppe Larosa e ugualmente accusato di omicidio.



A capo di una propria banda negli anni '80, accusato di voler ricostruire gruppi eversivi di destra negli anni '90, Egidio Giuliani sembrava essere scomparso dai radar da almeno 20 anni.



E invece, l'inchiesta dei pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini e del procuratore aggiunto Michele Prestipino lo ritrova qui a Roma, alla Camilluccia, alla porta di Fanella nel tentativo di trovare quel tesoro di diamanti che solo le perquisizioni successive sono riuscite a rintracciare.



Sia lui sia Larosa avevano lasciato tracce di ogni genere sul loro percorso, forse perché non immaginavano che il tentativo di rapimento finisse con una sparatoria.



Nel decreto che dispone il fermo, firmato dai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini e dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, si evidenzia che ad incastrarlo, prima di tutto sono state le impronte digitali sui fogli intestati alla Guardia di finanza, utilizzati per entrare in casa di Fanella e simulare un controllo di polizia. Nononstante la lunga esperienza, Giuliani è stato soprattutto poco attento ai telefoni, visto che per comunicare coi complici avrebbe usato il cellulare di un altro dipendente, salvo usare quella stessa scheda telefonica anche nelle comunicazioni con l'anziano padre.



Le impronte digitali hanno tradito anche Giuseppe Larosa. Classe '61 e precedenti penali anche gravi tra i quali due sequestri di persona, era con Ceniti nel viaggio verso Roma che il 3 luglio scorso li ha portati a bussare alla porta di Luigi Fanella. Nella capitale, i due erano arrivati qualche giorno prima, il 26 giugno, probabilmente per organizzare gli ultimi dettagli del tentativo di rapimento.



Giuliani è stato identificato quasi subito, persino il carabiniere che ha inseguito la Croma che fuggiva dalla Camilluccia ci ha messo poche ore per ricordare quel volto. La Digos di Novara poi, non ha avuto dubbi quando le immagini rintracciate su via della Camilluccia hanno scoperto il suo volto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero