Roma, no ai Giochi, il caso Coni: polemica sull'invito al comitato promotore

Roma, no ai Giochi, il caso Coni: polemica sull'invito al comitato promotore
Giovedì la mozione sul «no» alle olimpiadi sarà discussa e votata in Aula Giulio Cesare. Così ha deciso la conferenza dei capigruppo di ieri dove...

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Giovedì la mozione sul «no» alle olimpiadi sarà discussa e votata in Aula Giulio Cesare. Così ha deciso la conferenza dei capigruppo di ieri dove però Alessandro Onorato (Lista Marchini) ha aperto un altro fronte: «Mi sembra logico che al consiglio straordinario ci sia anche la partecipazione del comitato promotore. Sarebbe uno sgarbo non invitarli, il contrario di una casa di vetro». Onorato si è appellato al «presidente del consiglio De Vito». Che sembra essere favorevole a questa ipotesi, al contrario però della Raggi, che intravede nella presenza del comitato Roma2024 in Aula Giulio Cesare durante il voto la possibilità di un'altra giornata ad alta tensione. Paolo Ferrara, coriaceo capoguppo pentastellato, ancora non si è espresso. I consiglieri si dovevano riunire ieri, ma l'appuntamento è saltato. Ci sarà un vertice oggi prima del consiglio comunale. Angelo Diario, presidente della commissione sport, dichiara: «Sono favorevole alla presenza in Aula del comitato promotore». Se ci sarà il via libera - il contrario sarebbe il secondo sgarbo al Coni dopo la «buca» rifilata dalla Raggi a Giovanni Malagò il giorno del verdetto negativo - illustrerà il dossier in consiglio Diana Bianchedi, direttore generale. Di sicuro non ci sarà Malagò, «per non prestare il petto ad altre polemiche» ragionano nel mondo Coni. Anche se al momento «non c'è stato alcun invito» da parte dei padroni di casa. Se ci sarà il semaforo verde Bianchedi sarà accompagnata da Luca Pancalli, presidente del comitato paralimpico. La presenza del comitato Roma 2024 giovedì prossimo servirà, in un palcoscenico mediatico di primo ordine, a tentare l'ultima moral suasion sui 29 consiglieri comunali grillini, che stando al «no» deciso pronunciato dalla Raggi dovranno affossare la candidatura a cinque cerchi. In maggioranza però c'è anche fermento: sono in molti a chiedere un atto politico alla giunta, «così tutti ci mettiamo la faccia e la firma sopra». Questo significa che anche gli assessori dovrebbe esprimersi: il dibattito è aperto.

I DOCUMENTI

Oltre a quello dei pentastellati potrebbe esserci anche il voto favorevole alla mozione di Stefano Fassina di Sinistra italiana, anche se il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, è sul fronte opposto al lavoro per salvare la candidatura con gli altri primi cittadini dei capoluoghi del Lazio. Ma giovedì ci saranno sorprese in Aula? Ferrara: «Non c'è assolutamente nessuna paura di votare la mozione, siamo compatti come sempre». C'è sempre sullo sfondo il rischio di un danno erariale. Ecco perché ieri l'opposizione ha bussato alla porta dell'Avvocatura, processione già fatta nei giorni scorsi dai consiglieri di maggioranza. I numeri al momento non danno spazio all'immaginazione. La minoranza in queste ore cercherà comunque di presentare una mozione unica per il sì ai Giochi che contempli anche la richiesta di referendum.
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Il Messaggero