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Prima ha ricattato il padrone di casa chiedendo mille euro per lasciare l'appartamento che occupava. Poi lo ha minacciato con un coltello: «Se non mi paghi, ti ammazzo» ha ripetuto più volte. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, l'abusivo brandiva ancora l'arma puntandola contro l'imprenditore. I militari hanno impiegato diversi minuti prima di disarmarlo e poi accompagnarlo fuori dall'appartamento. Così il titolare dell'immobile, un avvocato romano, è riuscito a liberare l'appartamento e quindi, l'intera palazzina che aveva appena battuto all'asta giudiziaria. L'allarme era scattato martedì mattina in via Fraconalto, a Boccea. Al termine dell'intervento, l'occupante è stato fermato e arrestato dai carabinieri della stazione Ottavia con l'accusa di tentata estorsione aggravata.
L'ESTORSIONE
I cinque appartamenti della palazzina, disposti su tre piani, erano occupati da tempo.
L'imprenditore ha capito di essere finito in una trappola e che l'abusivo, non si sarebbe fermato con le richieste di denaro. Al rifiuto di consegnare la somma, l'illegale si è infatti armato di coltello e la situazione è diventata sempre più tesa. Così l'imprenditore ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. «Sono in pericolo» ha detto alle forze dell'ordine chiedendo aiuto: «Ha tentato di estorcermi del denaro e ora mi sta minacciando con un coltello. La casa è mia ma l'occupante rifiuta di andarsene» ha spiegato ai carabinieri che in pochi minuti sono intervenuti nel palazzo di Boccea.
LE INTIMIDAZIONI
In pochi minuti le richieste di soldi sono diventate minacce: «Dammi i soldi o ti ammazzo. Non me ne vado da qui, questa è casa mia» ha gridato l'abusivo sempre più alterato e armato. La furia non si è placata neanche quando ha visto arrivare i carabinieri. I militari hanno impiegato diversi minuti per riportare la situazione alla normalità. Per calmare l'abusivo hanno allontanato l'avvocato che ha intanto riferito quanto appena avvenuto e ricostruito l'intera vicenda. Dall'estorsione alle somme di denaro che sono lievitate nel giro di pochi minuti. Una trattativa, quella condotta dai militari, durata alcuni minuti. Alla fine l'abusivo è uscito in manette dalla palazzina di via Fraconalto.L'INDAGINE
L'accusa di cui ora dovrà rispondere davanti ai giudici è di tentata estorsione aggravata. I carabinieri hanno sequestrato l'arma e hanno avviato una serie di controlli e accertamenti a carico dell'uomo che, secondo i militari, era in evidente stato di alterazione. Le indagini dunque proseguono. Mentre l'imprenditore è entrato in possesso dell'intera palazzina e di tutti glo appartamenti: «Ho temuto il peggio - ha detto ai carabinieri- non sapevo fino a dove si sarebbe spinto. Quando si è armato di coltello, non ho avuto alternative. Ho capito che le richieste di soldi non sarebbero finite e che stavo correndo un grosso rischio». Leggi l'articolo completo suIl Messaggero