Mia nonna ha ancora sulla rubrica del suo telefono il numero di nonno.. nonostante sia morto da sei anni @addictedtozayn Voi...
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sulla rubrica del suo telefono
il numero di nonno..
nonostante sia morto da sei anni
@addictedtozayn
Voi ci riuscite a cancellare dalla rubrica del telefonino il numero di una persona morta? Io no. Mi sembra di tradirla, di voltarle le spalle, di dimenticarla. Così, quando meno te lo aspetti, cercando qualcuno nell’agendina digitale, appare all’improvviso il nome e cognome di chi non c’è più. E se per caso stai cercando sui contatti di Whatsapp o di Facebook spunta anche la sua foto. Ed è un colpo al cuore se a quella persona hai voluto bene, se con lei hai diviso paure e risate, un piatto di spaghetti alle vongole a Ostia o un pezzo di Lungotevere nel traffico. Soprattutto se ti manca e incosciamente ancora la cerchi. La vita, poi, ci mette del suo. Come nessuno sceneggiatore saprebbe fare.
Così ieri mentre camminavo su via due Macelli smanettavo con il mio smartphone. E proprio quando passavo davanti al Salone Margherita sul display mi è apparso il volto sorridente di Aldo De Luca, giornalista del Messaggero e critico televisivo, che per la sua somiglianza con Achille Occhetto, per anni recitò anche al Bagaglino. Allora pensi a lui, a quante volte ti ha consolato trasformando il grugno in risata, e quante altre, pur sapendo che non fumavo, mi diceva: «Famose ’na sigaretta» e poi scoppiava a ridere da solo.
Un po’ di malinconia ti assale, vai a guardare il suo profilo Facebook e scopri che la vita quando fa uno scherzo lo fa per bene: ieri, infatti, erano tre anni che Aldo ci ha lasciato. Leggi i commenti di tanti amici e non ti senti solo. Guardi la sua fotografia con il badana in testa e ancora una volta ti strappa un sorriso. E sei ancora contento di non aver mai voluto cancellare il suo numero.
davide.desario@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero