OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
IL RACCONTO
«È stato un ritorno molto emozionante - ha detto Monica Restuccia, la mamma del ragazzo - lui è stato felicissimo quando ha visto gli striscioni fatti da Rosalba, una cara amica. Compagni e amici si sono fatti trovare davanti casa, così anche i vicini e il Comitato del quartiere, che ha messo un cartellone di benvenuto sui muri. Adesso Nicolò deve continuare a fare un programma di riabilitazione in Day hospital e non sappiamo ancora per quanto tempo dovrà stare in cura dal neurologo. È molto sereno, nonostante sappia che deve lavorare per tornare ad essere come prima. Adesso deve mettercela tutta: dopo un mese e mezzo ricomincia la sua vita».
Non si ferma la battaglia del Comitato di quartiere, che aveva chiesto un tavolo tecnico permanente, contro la carenza di segnaletica e per ottenere misure atte a garantire l'incolumità dei residenti in quel tratto stradale lungo un chilometro e spesso teatro di altri gravi incidenti.« L'occasione della festa di domenica sarà anche un momento per chiedere ufficialmente all'amministrazione comunale cosa sia stato fatto dal 4 gennaio e quali attività siano state poste in essere fino a oggi - dice Santo Andoloro, segretario del Comitato di zona - domenica saremo tantissimi e usciremo un strada di nuovo con lo striscione "Rallenta vai a 30 chilometri", come abbiamo in parte fatto nel corso della mobilitazione organizzata qualche giorno dopo l'incidente di Nicolò. Questa sarà sempre la nostra linea, una battaglia che porteremo avanti finché non verrà garantita la sicurezza degli abitanti di questa zona». Gli abitanti, attraverso il comitato, chiedono anche la rimozione delle strisce dopo la curva, nel punto in cui a gennaio è avvenuto il tragico investimento.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero