Boom-pedaggi tra Roma, Tivoli e Abruzzo: i sindaci tornano a Roma e si appellano a Zingaretti

Nicola Zingaretti e presidente della Regione Lazio dal 2013
Lotta sempre più dura dai 100 sindaci di Lazio e Abruzzo che si battono contro il rischio stangata sui pedaggio dell’A24 e A25 tra Roma e l’Abruzzo e viceversa....

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Lotta sempre più dura dai 100 sindaci di Lazio e Abruzzo che si battono contro il rischio stangata sui pedaggio dell’A24 e A25 tra Roma e l’Abruzzo e viceversa. I primi cittadini tornano in piazza e annunciano una manifestazione per il 24 novembre sotto il Ministero delle Infrastrutture a Porta Pia, guidato da Enrico Giovannini, ex presidente dell’Istat e dell’Ocse. A far scattare la rabbia e la mobilitazione degli amministratori dei Comuni che vanno da Tivoli, da Castel Madama, da Vicovaro, Subiaco, fino a Vallepietra e in terra abruzzese, è la mancata convocazione di un incontro che doveva tenersi a metà novembre per aggiornarli sulle trattative in corso, per scongiurare il salasso dell’aumento del 34% che dovrebbe scattare il 1° gennaio.


«I Sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo – scrivono nella lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture - si trovano costretti, nuovamente, a sollecitare il rispetto degli impegni assunti nell’ incontro del 28 Ottobre, per l’ aggiornamento sulle possibili soluzioni al problema “caro pedaggi e sicurezza dell’ A24 e A25” entro il termine di dieci giorni e convocazione della delegazione. Ad oggi, purtroppo, nonostante il tempo trascorso e l’avvicinarsi della scadenza del 31 Dicembre, tutto “tace”. I Sindaci continuano ad essere ignorati unitamente alle loro istanze, a dispetto delle più elementari regole istituzionali che gli stessi, per contro, hanno sempre onorato, nonostante i “discutibili trattamenti” ricevuti in questi quattro lunghi anni. Pertanto, nel sollecitare nuovamente l’adozione di concreti provvedimenti e la convocazione della delegazione, i Sindaci comunicano che torneranno a manifestare mercoledì 24 Novembre nel piazzale antistante il Ministero».

L’aumento del 34% dei pedaggi andata e ritorno potrebbe comportare per i pendolari spese agggiuntivi fino a 700-800 euro all’anno. Il rincaro fu annunciato dal gestore privato, la Strada dei Parchi, in audizione alla Camera dei Deputati. Nel Lazio l’ aumento del pedaggio è particolarmente pesante per la Valle dell’Aniene: «Oggi per il tratto di 41 chilometri, uscita a Vicovaro – ha detto il sindaco di Cineto, Massimiliano Liani – si paga 4,30 con l’aumento si arriva a 5,40». Per un pendolare si potrebbe arrivare a una stangata. «Per un Tir - spiega William Facchinetti della Fida Cna – che da Pescara va a Roma e ritorno si passa da un pedaggio di 100 euro a 134, molti rischiano di chiudere l’attività: 100 tratte andata e ritorno significano 6.800 euro in più. Così si chiude». Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, annuncia di voler convocare la delegazione la prossima settimana. «Siamo al loro fianco», ha detto.

 

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Il Messaggero