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La memoria storica dei trasporti può attendere. Da marzo il Polo Museale dell'Ostiense, che ospita al suo interno una collezione di rotabili ferro-tranviari d’epoca e un considerevole archivio documentale e fotografico, è chiuso. In alcune vetture ci piove dentro, il resto dell’area è lasciato al completo abbandono, senza un’adeguata guardiania e pulizia. In difesa del Polo si è costituito un Comitato, formato da 24 associazioni, che, negli ultimi anni, ha promosso eventi e manifestazioni che hanno trasformato il sito da luogo di conservazione in una officina socio-culturale-didattica. Martedì sera in Campidoglio non è passata la mozione della capogruppo della Lista Civica RomaTornaRoma, Svetlana Celli che ne sollecitava la riapertura.
«Nonostante - dice Celli - la Regione Lazio, tramite l'assessore ai Trasporti Mauro Alessandri, e anche il parlamentino dell'VIII Municipio si fossero mostrati favorevoli. Su un tema come questo non ci aspettavamo un comportamento da Ponzio Pilato. Eppure si tratta di beni di Atac e quindi del Campidoglio». Il timore espresso dai comitati è che la situazione si cristallizzi, che il polo della Piramide non torni più a fare storia incuriosendo e attraendo le migliaia di viaggiatori che ogni giorno attraversano l'area e i tanti bambini appassionati di ferrovie.
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