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Arriva la neve a Monte Livata, stazione invernale a nord est della Capitale nell’alta Valle dell’Aniene. È la prima vera nevicata di questa stagione invernale dove i fiocchi bianchi sono stati una vera rarità mettendo in crisi operatori e società sportive. La neve è caduta sul comprensorio sciistico di Monna dell' Orso con, una imbiancata anche a Campo dell'osso dove c'è il circuito tricolore dello sci di fondo e il family park per i più piccoli. Per ora è ancora presto per inforcare gli sci della discesa e del fondo. Il manto nevoso è di pochi centimetri ma è bastato per ridare alla Montagna della Capitale quell'aspetto invernale che tutti aspettavano.
«Si tratta di pochi centimetri, il manto nevoso è di 7 al massimo 8 centimetri, occorre altra neve - dice Diego Checché responsabile tecnico della 2001 società che gestisce gli impianti - la neve è scesa la notte tra sabato e domenica e durante il pomeriggio quando le temperature si sono abbassate, prima purtroppo è piovuto per le temperature anomale di questo periodo». A gennaio e febbraio in effetti il termometro scendeva spesso sotto lo zero, in questa stagione invece non è così: « Speriamo che faccia freddo e torni un po’ di maltempo- spiega Diego - solo così possiamo sperate nella caduta di neve sufficiente per poter aprire la seggiovia e le piste da sci di Monna dell'Orso, il family park di Campo dell'Osso e il circuito del fondo». Per gli operatori è crisi nera: «Senza neve l’afflusso di turisti e sportivi – dice Emiliano, con bar- ristorante e market – ne risente moltissimo, siamo al 50% in meno di affluenza, debbo dire che nei fine settimana un po’ di gente si vede ma con la neve era un’altra storia, questa è una stagione da dimenticare».
A piangere sono anche le associazioni che organizzano le escursioni con le ciaspole, un vero e proprio boom esploso a Livata con la pandemia del Covid quando gli impianti da sci sono rimasti chiusi e di neve ne era scesa molta. «Purtroppo è una pessima annata – dice Lorenzo Lupi, guida escursionista e maestro di sci nordico – con soli otto centimetri di neve anche se si consolidano sono troppo pochi per organizzare escursioni in ciaspole. Va molto male anche per lo sci nordico, gli atleti sono costretti ad allenarsi con gli ski roller su strada per mancanza di neve, che hanno visto solo quando siamo andati a disputare le gare in nord Italia. Un allenamento anomalo che crea non pochi problemi anche nel rendimento in gara». Mentre a Livata sono tutti in attesa di altra neve per poter sciare e gareggiare, sulle nevi di Planica in Slovenia, la sublacense Maria Gismondi dopo l'oro nella 20 km ai mondiali di sci nordico categoria juniores, domenica scorsa ha vinto anche il bronzo con la staffetta mista.
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