Apprensione al lago di Nemi, dopo la valanga di acqua e fango di domenica scorsa che ha invaso le strade, le abitazioni, le attività ricettive e i giardini del lungolago...
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«A tutt'oggi, rimaniamo comunque invasi dal fango, e dal cattivo odore dell'impianto fognario saltato - dice un residente della zona - La montagna di fango è stato accatastata sulle coste del lago, ma non è così che si risolve il problema. Come quello dei fossi intasati dai rifiuti, da detriti e da altra sporcizia, non puliti da anni. Il fosso che avrebbe dovuto far defluire la bomba d'acqua verso le acque del lago, che si trova 500 metri dopo il Museo delle Navi Romane, verso Nemi, è otturato da diversi anni. Così domenica con la bomba d'acqua seppur violenta e persistente, per circa un'ora, il fosso non è stato in grado, essendo otturato dai rifiuti e dagli arbusti, di fare il suo dovere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero