Nemi, valanga di fango: i cittadini chiedono di rimuoverla al più presto

Nemi, la valanga di fango i cittadini chiedono di rimuoverla al più presto
Apprensione al lago di Nemi, dopo la valanga di acqua e fango di domenica scorsa che ha invaso le strade, le abitazioni, le attività ricettive e i giardini del lungolago...

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Apprensione al lago di Nemi, dopo la valanga di acqua e fango di domenica scorsa che ha invaso le strade, le abitazioni, le attività ricettive e i giardini del lungolago nemese. Numerosi cittadini, residenti, amanti della zona, hanno segnalato una situazione di grande pericolo nella zona dello specchio lacustre.  La colata di fango che ha invaso l'ingresso del Museo delle Navi, il ristorante la Fiocina ed ha sradicato centinaia di piante, giardini e frutteti è ancora visibile. Sul posto le ruspe e i mezzi del comune di Nemi e di Città Metropolitana, hanno liberato le strade dalla colata di fango.


«A tutt'oggi, rimaniamo comunque invasi dal fango, e dal cattivo odore dell'impianto fognario saltato -  dice un residente della zona - La montagna di fango è stato accatastata sulle coste del lago, ma non è così che si risolve il problema. Come quello dei  fossi intasati dai rifiuti, da detriti e da altra sporcizia, non puliti da anni. Il fosso che avrebbe dovuto far defluire la bomba d'acqua verso le acque del lago, che si trova 500 metri dopo il Museo delle Navi Romane, verso Nemi, è otturato da diversi anni. Così domenica con la bomba d'acqua seppur violenta e persistente, per circa un'ora, il fosso non è stato in grado, essendo otturato dai rifiuti e dagli arbusti, di fare il suo dovere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero