Bufera nel consiglio regionale del Lazio che si è aperto oggi con un minuto di silenzio, chiesto dal presidente Daniele Leodori, per la Giornata dei caduti nelle missioni civili...
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Il consigliere del Movimento 5 Stelle Davide Barillari, unico in tutta l'aula, non si è alzato, suscitando le vivissime proteste e censure del resto dell'emiciclo, in particolare di Giuseppe Cangemi (Ncd), che si è scagliato contro il collega, trattenuto a braccia dagli altri consiglieri regionali.
Al termine del minuto di silenzio è stato il capogruppo de La Destra Francesco Storace a far notare l'accaduto: «Voglio stigmatizzare - ha detto - l'atteggiamento del collega Barillari, è stato vergognoso non alzarsi in piedi. Quelli sono morti dello Stato italiano, bisogna lasciare gli interessi di parte». «Mi vergogno per Barillari - ha detto Cangemi - lo invito a dimettersi perchè mi vergogno di essere consigliere regionale come lei».
Lo stesso presidente Leodori, che ha letto un messaggio del Capo dello Stato, ha espresso stupore e rammarico per il gesto di Barillari, ricordando che oggi si commemorano «anche i civili caduti nelle missioni di pace». «Non mi sono alzato perchè dovremmo alzarci per ogni morto che abbiamo nel Lazio - la replica di Barillari -, in qualsiasi scenario di lotta, anche per le morti bianche. Dovremmo alzarci continuamente: dovremmo chiederci perchè sono morte queste persone. Sono morte a causa di una guerra».
A quel punto Cangemi, ex militare nelle missioni internazionali, infuriato si è alzato dal suo banco andando a fronteggiare con un dito teso il collega M5s. «Stai speculando sui morti in guerra!», ha gridato, trattenuto da Gino De Paolis (Sel) e Daniele Mitolo (PiL).
«L'unico a non aderire - afferma Eugenio Patanè del Pd - è stato il Consigliere Davide Barillari (Movimento 5 Stelle) che, non ha ritenuto opportuno alzarsi per partecipare. Un comportamento che ritengo inaccettabile e vergognoso per chi, come noi, è chiamato a rappresentare le Istituzioni. Per questo, ed è la prima volta che mi capita nella mia esperienza politica, ne chiedo le dimissioni confidando quantomeno nella coerenza dei suoi comportamenti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero