«Skip all the lines». Salta tutte le file. Dai Musei Vaticani a piazza San Pietro, i bagarini lavorano in grande, giocano al rialzo. Non si salta una fila, se ne...
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IL TERRITORIO
I primi assalti appaiono subito all'uscita della metro Ottaviano. Ma lo stalking continua sulla strada omonima fino a piazza Risorgimento, in tutte le stradine e agli incroci. Ma l'assedio si intensifica lungo le Mura Leonine. E le manovre d'azione sfiorano molto spesso i margini dell'illegalità. «Tutte quelle tessere sfoggiate al collo possono non corrispondere a vere agenzie, realtà serie e perfettamente in regola. La strategia è quella collaudata di acchiappare tutti i turisti free che passano nella zona (parliamo di almeno 50mila persone al giorno). Come ribadiscono dal comando centrale della Polizia Municipale «secondo l'attuale normativa, è vietato fare transazioni economiche sulla strada». Ma, ammettono, «controllare tutti i promoter nel quartiere è difficile. Soprattutto per una questione di risorse di personale». Se ne dovrebbe occupare una squadra del Gssu che svolge principalmente attività di contrasto all'abusivismo commerciale, ma al momento i «promoter non sono una priorità». L'input politico non è ancora arrivato. Il sistema è articolato. ll via vai di salta-file avviene anche in alcuni negozi di souvenir, lungo via della Conciliazione e nei dintorni: questo perché il negozio può ospitare agenzie che qui hanno i loro desk.
IL GRUPPO
«Il promoter conduce i turisti fermati sulla strada. Qui il cliente paga: se l'agenzia è seria, il turista paga con carta di credito. Altrimenti cash. Tanto chi controlla? Man mano la gente arriva fino a che non si forma un gruppo. Quando sono tanti la guida li porta ai Musei - racconta una professionista - Fanno pagare per saltare la fila, ma da quando ti acchiappano fino a quando entri dentro, passa quasi un'ora. Fai prima a stare in fila e a risparmiare i soldi». Costi? Triplicati. Fino a 60 euro a persona. Le guide autorizzate lo dicono a gran voce: «La Guardia di Finanza dovrebbe farsi un giro, e non solo un giorno ma tutti i giorni, attraverso tutte le stradine intorno ai Musei Vaticani, in quei negozietti che sembrano Internet Point o altro, e dove possono fare da base per tutto». E quelle sedicenti agenzie come lavorano? Sono autiorizzate o solo di nome? E i salta-fila sono lavoratori regolari o pagati in nero? A ridosso dell'ingresso dei Musei Vaticani è una corsa a chi acchiappa più turisti. Non fai in tempo ad arrivare con un taxi che un salta-fila ti viene subito vicino allo sportello per offrirti un tour skip all the lines. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero