Musei Vaticani, i salta-fila legati ai negozi di souvenir

Musei Vaticani, i salta-fila legati ai negozi di souvenir
«Skip all the lines». Salta tutte le file. Dai Musei Vaticani a piazza San Pietro, i bagarini lavorano in grande, giocano al rialzo. Non si salta una fila, se ne...

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«Skip all the lines». Salta tutte le file. Dai Musei Vaticani a piazza San Pietro, i bagarini lavorano in grande, giocano al rialzo. Non si salta una fila, se ne saltano infinite. Quel plurale fa la differenza rispetto al Colosseo, e il business dell'acchiappa turisti sale alle stelle. «La caratteristica qui è che offrono tour salta fila ovunque», ironizza una guida turistica abilitata. Dopo l'area archeologica dei Fori, è il Vaticano l'altra piazza dove opera l'esercito dei bagarini-promoter. A nome di chi? Al collo sfoggiano i più bizzarri e variegati tesserini badge come fossero titoli professionali ufficiali. Touristic information, Vatican Tour, Vatican Info Staff. Basta una foto sgranata di San Pietro e qualche bandierina. Alcune tesserine sono indecifrabili. Nulla di tutto questo ha valore di documento professionale. A leggere quei nomi, suonano tutti orientali. Sono stranieri, extra-comunitari. Il fenomeno è noto da tempo, più volte salito all'onore delle cronache, ma ora il trend di crescita del turismo mordi e fuggi a Roma, e i ritardi di una regolamentazione normativa (tra Comune di Roma e Regione Lazio), ne alimentano un boom senza precedenti .«Impressionante il modo in cui si sono allargati e continuano a farlo», commentano dalla Fiavet, l'associazione che raccoglie gli addetti al settore. «Una volta stavano solo lungo la fila del pubblico per entrare ai Musei Vaticani, ora in tutto il quartiere». È bastata una passeggiata ieri mattina (con tanto di udienza papale) per rendersene conto. La zona è presidiata a macchia d'olio con strategie di spartizione del territorio.


IL TERRITORIO
I primi assalti appaiono subito all'uscita della metro Ottaviano. Ma lo stalking continua sulla strada omonima fino a piazza Risorgimento, in tutte le stradine e agli incroci. Ma l'assedio si intensifica lungo le Mura Leonine. E le manovre d'azione sfiorano molto spesso i margini dell'illegalità. «Tutte quelle tessere sfoggiate al collo possono non corrispondere a vere agenzie, realtà serie e perfettamente in regola. La strategia è quella collaudata di acchiappare tutti i turisti free che passano nella zona (parliamo di almeno 50mila persone al giorno). Come ribadiscono dal comando centrale della Polizia Municipale «secondo l'attuale normativa, è vietato fare transazioni economiche sulla strada». Ma, ammettono, «controllare tutti i promoter nel quartiere è difficile. Soprattutto per una questione di risorse di personale». Se ne dovrebbe occupare una squadra del Gssu che svolge principalmente attività di contrasto all'abusivismo commerciale, ma al momento i «promoter non sono una priorità». L'input politico non è ancora arrivato. Il sistema è articolato. ll via vai di salta-file avviene anche in alcuni negozi di souvenir, lungo via della Conciliazione e nei dintorni: questo perché il negozio può ospitare agenzie che qui hanno i loro desk.

IL GRUPPO

«Il promoter conduce i turisti fermati sulla strada. Qui il cliente paga: se l'agenzia è seria, il turista paga con carta di credito. Altrimenti cash. Tanto chi controlla? Man mano la gente arriva fino a che non si forma un gruppo. Quando sono tanti la guida li porta ai Musei - racconta una professionista - Fanno pagare per saltare la fila, ma da quando ti acchiappano fino a quando entri dentro, passa quasi un'ora. Fai prima a stare in fila e a risparmiare i soldi». Costi? Triplicati. Fino a 60 euro a persona. Le guide autorizzate lo dicono a gran voce: «La Guardia di Finanza dovrebbe farsi un giro, e non solo un giorno ma tutti i giorni, attraverso tutte le stradine intorno ai Musei Vaticani, in quei negozietti che sembrano Internet Point o altro, e dove possono fare da base per tutto». E quelle sedicenti agenzie come lavorano? Sono autiorizzate o solo di nome? E i salta-fila sono lavoratori regolari o pagati in nero? A ridosso dell'ingresso dei Musei Vaticani è una corsa a chi acchiappa più turisti. Non fai in tempo ad arrivare con un taxi che un salta-fila ti viene subito vicino allo sportello per offrirti un tour skip all the lines. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero