Roma, tensione al canile della Muratella tra i volontari e il nuovo gestore: «Ci stanno cacciando»

Roma, tensione al canile della Muratella tra i volontari e il nuovo gestore: «Ci stanno cacciando»
Tensione al canile della Muratella a Roma, quando il nuovo gestore ha preso possesso della struttura. Sul posto la polizia. «Ci stanno cacciando dal canile. Polizia, Roma...

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Tensione al canile della Muratella a Roma, quando il nuovo gestore ha preso possesso della struttura. Sul posto la polizia. «Ci stanno cacciando dal canile. Polizia, Roma capitale e nuovo gestore ci cacciano dopo 15 anni di lavoro. Questa non è trasparenza. Vergogna», spiegano in un tweet i volontari.


«Stamattina siamo stati al canile di Muratella, dove 60 ex operatori dell'Avcpp hanno lavorato gratuitamente per 9 mesi, da quando il Comune di Roma ha cessato il rapporto convenzionale con l'Associazione canili di porta Portese. Alle 7.30 gli operatori hanno trovato il canile chiuso con i lucchetti, poi nel corso della mattinata sono riusciti a entrare previa consegna dei propri dati personali e fino al pomeriggio hanno potuto documentare il fatto che gli animali alle 12 non erano ancora stati nutriti e puliti e sottoposti a terapia. Cose che avvengono alle 7 del mattino». Lo afferma Simona Novi, volontaria per gli animali a Roma dal 2000 e presidente dell'Avcpp dal dal 2007 al 2015. «Il nuovo gestore del Rifugio Agro Aversano si è presentato senza operatori e non ha attivato una procedura corretta per il passaggio di consegne e per la selezione del personale - aggiunge - Procedura che si sarebbe dovuta svolgere presso la Direzione territoriale del lavoro. Si è cercato per lunghi mesi un dialogo con la nuova amministrazione - spiega Novi - e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Lo smantellamento del modelli di gestione degli animali a Roma che è stato un faro in Italia porta come conseguenza l'abbassamento del livello di benessere degli animali a quei canili del sud protagonisti delle cronache nazionali a causa delle condizioni di maltrattamento».
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Il Messaggero