Via l'arcobaleno, torna il bianco. Il M5S ha deciso di "sbianchettare", davanti alla sede del Municipio VIII, uno dei simboli, a Roma, della lotta per i diritti...
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«C'era una volta, fino alla scorsa primavera, il Municipio dei diritti, quello dei Registri dei Testamenti Biologici e delle Unioni Civili, delle iniziative formative sulle famiglie arcobaleno per docenti sui diritti civili e le libertà personali, dell'adesione alle reti di solidarietà e contro le discriminazioni come Ready – commenta Andrea Catarci - Quel Municipio, l'Ottavo, oggi non c'è più e quando si rovinano le simboliche strisce pedonali di tutti i colori della sede municipale il M5s locale le fa riverniciare di bianco. Il M5s locale si sarà anche chiesto perché fossero colorate, d'altronde che ne sanno dei tanti simboli, grandi e piccoli, in cui si sostanzia l'idea di un Municipio dei diritti per tutti? Ma anche sui diritti per tutti, sensibilità zero del M5S».
Le reazioni. «Le strisce pedonali rainbow avevano un grande significato simbolico, di vicinanza alla comunità Lgbt e alle battaglie per il riconoscimento di pari diritti - dice Carla di Veroli, già assessore alle Pari Opportunità nell'ex Municipio XI. Furono realizzate in occasione del Gay Pride del 2012 all'interno del perimetro della sede del Municipio in quanto il codice stradale non lo consentiva in sede stradale. Il gesto del Presidente Pace testimonia la distanza della sua Giunta da temi che invece, a mio avviso, dovrebbero avere a cuore. Molta è la strada da percorrere ancora, nonostante l'approvazione della Legge Cirinnà, come ad esempio una normativa contro l'omofobia e la violenza omofobica». «È vergognoso che l'amministrazione grillina dell'VIII Municipio abbia cancellato le strisce Rainbow - commenta Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, promotore del progetto, nel 2012 - Purtroppo è la conferma che M5S non è interessato a nessuna politica inclusiva e di rispetto delle persone lgbt. D'altronde appena i grillini si sono insediati nei Municipi hanno tolto le bandiere Rainbow dalle sedi istituzionali.».
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Il Messaggero