Roma cancella le multe «per bestemmia», cambia il regolamento di polizia dopo 70 anni

Roma cancella le multe «per bestemmia», cambia il codice dopo 70 anni
Bestemmia liberalizzata, almeno per le norme del Comune di Roma, perché quelle divine sono di tutt'altro orientamento. Dal nuovo Regolamento della Polizia urbana,...

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Bestemmia liberalizzata, almeno per le norme del Comune di Roma, perché quelle divine sono di tutt'altro orientamento. Dal nuovo Regolamento della Polizia urbana, appena varato dalla giunta di Virginia Raggi, sparisce il divieto - sconosciuto ai più, peraltro - di «profferire in pubblico o in luoghi aperti al pubblico bestemmie o frasi offensive per il rispetto e la pietà altrui», così recitava il vecchio, di regolamento, eredità del secondo Dopoguerra rimasta in vigore per 70 anni e passa. Il nuovo codice, chiarisce la giunta grillina, punta a eliminare varie «obsolescenze» tuttora in vigore e, a quanto pare, tra le vittime della mannaia pentastellata ci sono anche le imprecazioni. E dire che le multe sarebbero state anche salate, in teoria.


Depenalizzate nel 99, per la legge italiana le bestemmie rimangono un illecito, anche se solo amministrativo, che può costare caro: da 50 fino a 300 euro di verbale. Ma serve appunto un atto amministrativo che le vieti. Invece questo passaggio, che nel vecchio testo era all'articolo 23 («Atti contrari alla decenza e alla morale»), dopo la riforma non c'è più. Ammesso che non rispunti durante la discussione in Assemblea capitolina, con l'aiuto magari di una «manina» pia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero