Roma, Esquilino maestre multate «Niente lezione sul prato di piazza Vittorio»

Roma, Esquilino maestre multate «Niente lezione sul prato di piazza Vittorio»
Multa alle maestre dell’Istituto comprensivo Daniele Manin, all’Esquilino. Il motivo? Alcuni bambini, che ricadevano sotto la loro responsabilità, si erano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Multa alle maestre dell’Istituto comprensivo Daniele Manin, all’Esquilino. Il motivo? Alcuni bambini, che ricadevano sotto la loro responsabilità, si erano seduti sull’erba dei giardini di piazza Vittorio mentre, insieme alle insegnanti, stavano svolgendo lezioni all’aperto nel cuore del quartiere più multietnico della Capitale. Succede anche questo, nel centro storico di Roma, in tempi di Covid. La disavventura è capitata agli allievi delle prima classe della scuola elementare “Di Donato” - parte dell’istituto comprensivo “Daniele Manin” di via Bixio - nei giorni scorsi. I bambini (età media sei anni) erano usciti con le maestra per seguire un’attività didattica all’aperto. L’area scelta dalle maestre era proprio lo spazio verde al centro della piazza simbolo del quartiere: i giardini sono stati riaperti a fine ottobre, dopo l’intervento di riqualificazione realizzato dal Campidoglio, con la piantumazione di 42 alberi, 17 palme, 450 piante decorative e 250 nuovi arbusti da fiore.

L’attività

L’uscita scolastica, avvenuta in una giornata di sole, era stata decisa dalle insegnanti della prima elementare per consentire ai bambini di prendere confidenza con i giardini, appena sottoposti al restyling, e di seguire un po’ di lezioni all’aria aperta. Durante gli spostamenti, però, alcuni bimbi si sono sistemati sul prato, contravvenendo al divieto di calpestare le aiuole in vigore nelle aree verdi cittadine. Prima che le maestre intervenissero per far spostare gli allievi, però, sono intervenuti i vigili urbani, che hanno elevato la contravvenzione a carico di una delle due maestre, legalmente responsabili del comportamento dei piccoli allievi. L’uscita dalla scuola, quindi, si è conclusa con una multa e il rapido rientro in aula dell’intera classe.

L’iniziativa

L’idea delle insegnanti della “Manin” si inserisce peraltro in un periodo difficile, per tutte le scuole, alle prese con i rigidi protocolli di sicurezza messi in campo per riuscire a garantire la didattica “in presenza” almeno per gli studenti di elementari e medie. Un risultato che si ottiene anche grazie anche all’impegno degli insegnanti che tentano di offrire un minimo di normalità ai propri allievi, pur conoscendo i rischi di contagio che, nonostante le precauzioni adottate, sono comunque presenti. Seguire qualche ora di lezione all’aperto, secondo le maestre, era un modo per permettere anche un po’ di svago ai bambini in tempi complicati. LA

Richiesta

Non c’è stato ovviamente nulla di irregolare nell’azione dei vigili urbani, che hanno effettivamente riscontrato un’infrazione, sanzionandola secondo le norme. «Ma in questa fase così complicata, mentre in giro ci sono tante persone che si spostano senza mascherina o continuano a comportarsi come se le norme anti contagio non esistessero, la Municipale potrebbe concentrare i propri sforzi per controllare violazioni ben più gravi», sostiene una residente di piazza Vittorio. La contravvenzione, 120 euro a carico di una delle due maestre presenti, è stata poi confermata dal comando del I gruppo della polizia locale, nonostante le richieste avanzare di «riconsiderarla», vista la situazione particolare e, soprattutto, considerata l’età degli autori dell’infrazione. Ma alle maestre, più del danno economico, resta la mortificazione dell’intervento dei caschi bianchi durante un’attività didattica, per quanto all’aperto, con i bimbi più piccoli della scuola.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero