Roma, multa una donna per dispetto, condannata un'ausiliaria del traffico

Roma, multa una donna per dispetto, condannata un'ausiliaria del traffico
Quell'infrazione non l'aveva fatta, quella multa non voleva pagarla. E l'ha dimostrato, un grande aiuto l'ha dato il satellitare montato sulla macchina:...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quell'infrazione non l'aveva fatta, quella multa non voleva pagarla. E l'ha dimostrato, un grande aiuto l'ha dato il satellitare montato sulla macchina: tant'è che la signora P.D., ausiliaria del traffico, è stata condannata a due anni di reclusione, per falso e abuso di ufficio. Perché Isabella Citerni di Siena, commercialista, com'era andata quel giorno se lo ricordava benissimo. Era il maggio del 2012. «Ero in macchina su via Marcantonio Colonna in direzione via Cicerone - ricorda - non era un giorno qualunque, mia figlia aveva dato il primo esame all'università era in macchina con me. Mentre viaggiavo, il semaforo era verde, due ausiliari del traffico hanno attraversato fuori dalle strisce. Per lo spavento, frenando, ho dato una strombazzata». Ricorda che uno di loro, una donna, con la casacca di riconoscimento, «attraversando tutta arrogante, come a dire: ora passo io, si è girata stizzita, mi ha come mandato a quel paese, mia figlia ha detto: quella è capace di farti la multa». Infatti.

Due mesi dopo, toc toc: Isabella si è vista arrivare la notifica di una multa secondo cui quel giorno alle 15,25 a bordo della sua Ford Ka circolava nella corsia riservata ai mezzi pubblici, dunque nel tratto opposto, via Marcantonio Colonna direzione Lepanto. Si precisava anche che «detta infrazione non veniva contestata per non intralciare il servizio pubblico di trasporto».
«Per fortuna - continua Isabella - ho il satellite di monitoraggio previsto dall'assicurazione, così mi è venuta l'idea di farmi dare il tracciato di quel giorno, che dimostrava i movimenti esatti della macchina e dunque che l'ausiliaria aveva detto il falso».
«HO PROVATO A CERCARLA»
Quel gruppo - due o tre - stazionano sempre sotto casa, ho anche provato a cercarla, se mi pagava la multa non l'avrei denunciata. Ma non c'era, mentre due colleghi mi hanno detto: fa bene signora a denunciare». Insomma, dopo un ricorso al prefetto, Isabella Citerni di Siena è andata alla stazione dei carabinieri per sporgere denuncia per falso e abuso. L'ausiliaria è stata rinviata a giudizio, il 26 novembre è arrivata la sentenza: due anni. «Davanti al prefetto era rimasta ferma nella sua posizione, invece in udienza ha peggiorato la sua posizione, ipotizzando che forse stavo andando contro mano, quando ho fornito il tracciato di tutta la giornata che dimostrava il contrario...».

«E pensare che se non c'era il tracciato avevo pagato e zitta come al solito», conclude. E pensare che per 40 euro di multa elevata per antipatia, l'ausiliaria del traffico P.D. si ritrova con una condanna a due anni di reclusione per falso e abuso d'ufficio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero