Movida, a San Lorenzo la serata con gli spritz è senza mascherine e assembrati

Movida, a San Lorenzo la serata con gli spritz è senza mascherine e assembrati
«Che succede il mercoledì? Il Playground si colora di arancione con un fiume di Spritz». Un fiume a basso costo, due euro a bicchiere e, anche qui, in questa...

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«Che succede il mercoledì? Il Playground si colora di arancione con un fiume di Spritz». Un fiume a basso costo, due euro a bicchiere e, anche qui, in questa movida senza regole, “non ce n’è Covid”. A San Lorenzo, nello spazio di largo Passamonti, alle spalle della Tangenziale, l’emergenza virus sembra non preoccupare particolarmente il pubblico. Perché al di là degli avvertimenti di rito sui canali social dell’evento previsto nello “Scalo Playground” – ad ingresso gratuito e, quindi, ad alta frequentazione, soprattutto giovanissimi – le misure di protezione dal Coronavirus lasciano a desiderare. Soprattutto il mercoledì, che è il giorno in cui la realtà del Chiringuito – locale di largo Beato Placido Riccardi, già inviso ai residenti di San Paolo, insieme alla “Tab clandestina” per le notti alcoliche moleste – si trasferisce a San Lorenzo.




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UNIVERSITARI E LICEALI
E’ una serata che richiama gli universitari anche se mercoledì c’erano anche molti liceali, rimasti in città. La struttura ruota attorno ad un campo da bakest, regolarmente utilizzato (anche qui: senza nessun tipo di protezione da parte dei giocatori). E questo nonostante gli avvertimenti sulla pagina Facebook dell’evento: “Porta con te la mascherina e tieni la mascherina affinché copra mento e naso ogni volta che ti alzi”, l’invito rivolto agli avventori. E, ancora: “Indossa sempre la mascherina quando ti trovi in prossimità dei bagni e dei punti ristoro”. Prescrizioni queste che, come si è potuto verificare, venivano regolarmente disattese (anche se all’ingresso il personale misurava la temperatura corporea). Ragazzi e ragazze accalcati, davanti ai biliardini, ma anche nei pressi dei punti ristoro, file alla cassa, per pagare, senza il dovuto distanziamento, e così via.

I PRECEDENTI

Alla fine del mese di luglio, i carabinieri, visitando il Chringuito, a San Paolo, aveva riscontrato un eccessivo afflusso di clienti e, inoltre, il personale era sprovvisto delle mascherine. In quell’occasione, le violazioni hanno determinato la chiusura dell’attività per 5 giorni. A fine maggio, invece, era toccato alla Tabaccheria Clandestina dello stesso Chiringuito: in quel caso è stato chiuso per 2 settimane. I residenti di quell’area, in più occasioni, avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, per i rumori provenienti da questa movida particolarmente molesta. Da tempo, il mercoledì, l’appuntamento con lo “spritz” a prezzi popolari viene organizzato anche a San Lorenzo, spesso con la presenza del djset.. «Non abbiamo mai visto dei controlli - osservano dei residenti - e non capiamo perché ci siano due pesi e due misure. La nuova ordinanza del governo parla chiaro: la mascherina va indossata anche all’aperto, laddove non sia possibile garantire il distanziamento. Perché si tollera tutto questo?». «Mentre in tutta Italia si fanno appelli al senso di responsabilità ed al rispetto delle misure di sicurezza i soliti noti legati al mondo delle occupazioni autogestite si assembrano senza mascherina. Per la Raggi e la Del Bello va tutto bene?», è il commento del capogruppo di Fdi in Campidoglio Andrea De Priamo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero