Licenze sospese e maxi-multe: così la polizia ha sorvegliato la movida

Settantatré locali controllati (tra bar, ristoranti e discoteche), sette provvedimenti di revoca e sospensione della licenza, di cui tre a carico di discoteche, per oltre...

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Settantatré locali controllati (tra bar, ristoranti e discoteche), sette provvedimenti di revoca e sospensione della licenza, di cui tre a carico di discoteche, per oltre 200mila euro di multe. E' il bilancio dei controlli della Polizia amministrativa della Questura di Roma, relativamente alla movida, durante i soli mesi estivi. Una task force dedicata, che, seguendo gli input del questore, Carmine Esposito, è diretta dal primo dirigente Angela Cannavale: con lei, agenti altamente specializzati, con una formazione specifica su tutte le materie soggette a licenze di polizia. Per questi controlli mirati, la polizia si è avvalsa anche del personale della direzione territoriale del lavoro e della Siae. E proprio nell'ambito di questa attività soprattutto notturna è stata sospesa la licenza alla discoteca Black Garden (per 10 giorni), alla Rambla di Maccarese e al Factory (a fine giugno, con provvedimento finale di revoca).

 

«Le violazioni più frequenti spiega la Cannavale, ospite di MessaggeroTv sono quelle del mancato rispetto dei limiti orari di esercizio, delle uscite di sicurezza tenute chiuse, della somministrazione di alcolici oltre gli orari consentiti, della presenza di buttafuori non autorizzati». E non manca la presenza di stupefacenti: come è capitato in un pub del Borgo medievale di Nettuno, dove il gestore di un finto circolo culturale è stato sorpreso a spacciare hashish (e quindi arrestato). Tanti gli espedienti che i furbetti usano per ingannare la polizia: «Una volta abbiamo trovato un buttafuori non autorizzato spiega ancora la dirigente che alla vista dei poliziotti ha cercato di togliersi il fratino con la scritta staff e di disfarsi della rice-trasmittente: dopo la nostra contestazione, ha accampato la scusa di trovarsi nella discoteca per ballare e che stava provando la casacca di un amico per vedere come gli stesse».
 
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CALO DEI REATI

Da parte di molti gestori di locali notturni, però, è aumentata la consapevolezza rispetto agli eventuali problemi che possono insorgere in caso di violazioni delle leggi: «L'opera di sensibilizzazione costante spiega la Cannavale e i provvedimenti adottati, ci hanno portato a riscontrare meno irregolarità, soprattutto nei locali del Centro. La collaborazione dei gestori è fondamentale e abbiamo cercato di attivarla in tutti i modi, con la promozione di protocolli d'intesa. Questi ultimi, si sono rivelati efficaci perché, tra le altre cose, hanno permesso di porre un considerevole argine al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, accompagnato da una sensibile diminuzione del numero delle denunce per lesioni, furti, all'interno e all'esterno delle strutture». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero