Crush, l'arte ricicla il quotidiano: scarti in mostra al Vittoriano

JFK Fabio Ferrone Viola
«Ho raccolto lattine in tutto il mondo da Honk Kong a New York ... Ho capito che il progresso farà pagare il conto al futuro ... e non mi piace». Parte da...

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«Ho raccolto lattine in tutto il mondo da Honk Kong a New York ... Ho capito che il progresso farà pagare il conto al futuro ... e non mi piace». Parte da questo pensiero Fabio Ferrone Viola, artista che fa del riciclo la fonte di ispirazione primaria nella sua mostra in prrogramma dal 5 al 31 luglio al Complesso del Vittoriano. Il titolo è già tutto un programma: “CRUSH - Manifesto globale” . Che sta per “pressato” e indica anche un progetto di educazione ambientale che punta a una coscienza ecologica. Attraverso lo strumento rinnovabile per eccellenza, come quello della creatività. Ecco allora che tappi di bottiglia, lattine schiacciate e rifiuti di plastica ssi trasformano e rivivono di nuova vita in opere d’arte. La sua tecnica detta “Crushismo”  racconta le esperienze di Ferrone Viola,  e soprattutto la sua insofferenza all’avanzare del degrado ambientale. E’ il motivo per il quale gli scarti vengono recuperati e trattati come fossero colori ad olio.

 
 «Schiacciare è la forma di arte che uso per far capire il mio stato d’animo -racconta l’artista, classe 1966- subendo la pressione dell’ambiente in cui viviamo ma soprattutto ricollegandolo al sottotitolo della mostra manifesto globale che rimanda a una dimensione più ampia e sociale. Viaggiando moltissimo per lavoro, prima di aver intrapreso la mia carriera artistica, ho potuto constatare come in tutto il mondo ci sia questa malsana usanza di gettare le cose in terra».
«Ho trovato lattine schiacciate ovunque -continua- e così ho cominciato a raccoglierle e metterle da parte: da New York a Parigi, dall’Asia all’Africa ho avuto modo di verificare quanto comune sia questo gesto d’inciviltà, e ho cominciato a pensare di realizzare qualcosa utilizzando questi rifiuti e riproporli come veicolo d’arte per lanciare un spunto di riflessione, un messaggio di Amore (tanto è vero che molte delle mie opere riportano la parola “Love” nel titolo) che possa smuovere le coscienze e ricominciare a far apprezzare la bellezza che ci circonda».

Trenta i lavori esposti realizzati non solo con lattine ma anche scatole, tappi di plastica, pezzi di pc, residui di schede madri.
In mostra anche un monitor con immagini shock sui danni prodotti dall’inquinamento, attraverso una carrellata di foto su Roma realizzate dagli allievi di Rufa (Rome University of Fine Arts). In pratica l’altra faccia Trash della medaglia fra discariche, distese di spazzatura sui marciapiedi, degrado e incuria imperante. Che si può combattere proprio con l’impegno ambientalista Crush.

CRUSH – Manifesto globale
di Fabio Ferrone Viola dal 5 al 31 luglio
Roma, Complesso del Vittoriano (Ala Brasini)

Info: http://www.ilvittoriano.com/
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Il Messaggero