Roma, morti schiacciati da un albero: sotto accusa gli eredi dello stilista Pucci

La nobile famiglia fiorentina Pucci di Barsento è nel mirino della Procura di Velletri per il duplice omicidio dei fratelli Mohammed e Mahamaoud Fuad, colpiti e uccisi da...

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La nobile famiglia fiorentina Pucci di Barsento è nel mirino della Procura di Velletri per il duplice omicidio dei fratelli Mohammed e Mahamaoud Fuad, colpiti e uccisi da un pino crollato sulla strada ad Ardea, all'alba di giovedì, mentre viaggiavano nella loro auto. Il terreno su cui affondavano le radici dell'albero - malate, stando a un primo esame esterno del perito agronomo nominato dal pm Giuseppe Strangio - è stato, infatti, di proprietà del marchese e stilista Emilio Pucci, deceduto nel '92.


LA SUCCESSIONE
L'appezzamento sul litorale, come altri nella stessa zona, è poi entrato nell'asse ereditario della moglie, la nobildonna Cristina Nannini, e della figlia Laudomia, direttore artistico e vicepresidente della blasonata maison di moda, nel frattempo passata nella sfera del marchio Louis Vuitton. È Laudomia che gestisce, di fatto, il patrimonio di famiglia e dovrebbe essere lei, lunedì mattina, non appena sul tavolo del pm arriverà l'informativa dei carabinieri di Anzio con l'identità “catastale” esatta del terreno dopo la successione, a essere formalmente indagata. Dopodiché per le 14 è fissata l'autopsia delle due vittime, posticipata proprio per dare modo a tutte le parti coinvolte di potere avere accesso alle prove irripetibili con i propri consulenti. Il fascicolo aperto dalla Procura per omicidio colposo è, dunque, destinato a rimanere contro ignoti ancora per poche ore. L'albero è stato posto sotto sequestro.
 

LE ACCUSE
Sott'accusa, oltre al maltempo, la scarsa manutenzione del terreno. Il pino avrebbe avuto circa 80 anni di vita. E se è vero che è difficile per questo tipo di pianta capire se all'interno sia sana o meno, è pur vero che per legge deve essere eseguita una manutenzione periodica. Mentre, a detta, dei vicini, il vasto appezzamento sarebbe stato praticamente abbandonato nel tempo. Circostanza che gli inquirenti stanno verificando. Non solo. Proprio alcuni giorni fa l'ingegnere Emilio Murano su incarico dell'assessorato all'Ambiente e dei Lavori pubblici di Ardea ha depositato in Comune (il sindaco è al momento dimissionario) una sorta di censimento delle alberature pericolanti. Nella lista nera sarebbero stati evidenziati anche i pini dei marchesi. Le procedure di messa in sicurezza erano state avviate? L'indagine è solo all'inizio.

TRAGICI DESTINI

La morte dei due fratelli, uno alla guida, l'altro sul lato passeggero, che vivevano a Lido dei Pini e gestivano una frutteria alla Montagnola, è stata questione di secondi. L'enorme tronco è precipitato sulla loro Ford Fiesta mentre percorrevano la via Laurentina in località Tor San Lorenzo centrandoli in pieno, lasciando miracolosamente salva la moglie di Mohamed, Eleonora Mannino, che sedeva dietro. Una tragica fatalità, come quella, che nel '98 colpì Alessandro Pucci, fratello di Laudomia. L'uomo, allora 38enne, ebbe un drammatico incidente stradale sulla Pisa-Livorno-Firenze: la sua auto andò a sbattere contro un muretto di protezione, venne sbalzato fuori dal veicolo e travolto da una Ford Fiesta che sopraggiungeva.
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Il Messaggero