«Salvare il progetto medie della Montessori-Pini». Il Comune approva mozione urgente all'unanimità

Lo storico istituto rientrava nella sperimentazione nazionale per la secondaria di primo grado. braccio di ferro con l'Ufficio scolastico regionale

La protesta di docenti, studenti e genitori della Montessori Pini
Il Comune si schiera compatto con docenti, genitori e alunni dell'istituto comprensivo “ Montessori Pini” al Quartiere Africano. L'assemblea capitolina ha...

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Il Comune si schiera compatto con docenti, genitori e alunni dell'istituto comprensivo “ Montessori Pini” al Quartiere Africano. L'assemblea capitolina ha approvato all'unanimità la mozione urgente “a difesa dell'istituto comprensivo Montessori-Maria Clotilde Pini, che - nell'ambito della sperimentazione nazionale - ha attivato la prima scuola media integralmente ispirata al metodo Montessori nella Capitale".  Il caso è nato dopo la mancata attivazione dell’apertura di una nuova prima media e di fatto il declassamento del progetto nazionale avviato lo scorso anno. Genitori, docenti, alunni, istituzioni sono scesi in campo contro la decisione dell'Ufficio scolastico regionale, Opera nazionale Montessori e Opera romana Montessori, in difesa di un progetto importante e per tutelare circa 17 studenti che a pochi giorni dall'inizio della scuola sono di fatto senza collocazione, anche perché gli istituti del territorio non sembrano avere posti disponibili. Ieri la votazione lampo dell'assemblea capitolina.

«Siamo orgogliosi di un percorso che si è contraddistinto per la qualità e per l'eccellenza pedagogica che ha visto Roma parte attiva e integrata della rete nazionale per l'applicazione dei principi educativi
ideati da Maria Montessori anche nelle scuole medie», hanno fatto sapere le consigliere capitoline Pd Carla Fermariello e Valeria Baglio, presidente della commissione Scuola e capogruppo del Pd in Campidoglio. «L'Amministrazione capitolina - aggiungono - è determinata a difendere l'esperienza di sperimentazione avviata nel solco di un modello praticato e diffuso in tutto il mondo che
rappresenta una eccellenza della pedagogia a livello globale. La mancata autorizzazione da parte dell'ufficio Scolastico Regionale della nuova classe prima per l'anno scolastico 2023/2024, nonostante l'iscrizione di 17 alunni, è un fatto grave che ci sorprende e ci amareggia
profondamente. Abbiamo lavorato come Commissione Capitolina
Scuola instancabilmente insieme a tutta la Comunità educante, all'assessorato capitolino e municipale, all'Opera Nazionale Montessori e alla capofila della sperimentazione nazionale per favorire la nascita di un progetto didattico e pedagogico che riteniamo di fondamentale importanza per la Capitale. Ringraziamo maggioranza e opposizione per aver sostenuto questo atto all'unanimità. Auspichiamo che
l'indirizzo dell'Aula Giulio Cesare, chiaro e unanime, conduca alla volontà di salvaguardare una esperienza che ha rappresentato non solo un valore aggiunto nella sperimentazione nazionale ma anche un punto di riferimento in città». 

Già coinvolti con petizioni e raccolte firme il premier Giorgia Meloni e il ministro Giuseppe Valditara. L’intento di Roma capitale è continuare a combattere per superare gli intoppi burocratici (scarso numero iscritti, mancanza fondi) che hanno portato l’Ufficio scolastico regionale a bloccare l’attivazione del progetto avviato nella storica sede romana voluta da Maria Montessori nel 1907.

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Il Messaggero