Calcio, «i mafiosi siete voi, Roberto Spada è un santo»: cori choc contro i giocatori del Montespaccato

Calcio, «i mafiosi siete voi, Spada è un santo»: insulti choc contro i giocatori del Montespaccato
«I mafiosi siete voi, Roberto Spada un santo». Sono solo alcuni dei cori choc urlati durante il match della Coppa Italia della Categoria Eccellenza, tra Villalba e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«I mafiosi siete voi, Roberto Spada un santo». Sono solo alcuni dei cori choc urlati durante il match della Coppa Italia della Categoria Eccellenza, tra Villalba e Montespaccato Savoia. «La partita - denunciano i vertici del Montespaccato, al cui interno militano atleti della Palestra delle Legalità di Ostia - è stata purtroppo macchiata da esternazioni provenienti dalle tribune che additavano come “mafiosi” i giocatori del Montespaccato, società sequestrata al Clan Gambacurta e rinata con la gestione dell’Asilo Savoia, mentre si inneggiava apertamente a Roberto Spada, pluricondannato appunto per mafia».


Leggi anche:-> Ostia, finanza, sgomberata palestra di Roberto Spada

«L'impegno quotidiano di questi ragazzi, che oltre a giocare nel rinato Montespaccato, gestiscono insieme all’Asilo Savoia la “Palestra della Legalità” ad Ostia all'interno di un immobile sequestrato alla criminalità organizzata nell’ambito di un accordo con Regione Lazio e Tribunale di Roma - sottolinea Massimiliano Monnanni, presidente di Asilo Savoia - non può diventare merce per insulti da stadio, ancor di più se questi fanno riferimento a tematiche come la mafia, che ogni giorno questi giovani combattono concretamente “sul campo”».

La richiesta del Montespaccato è semplice: «Ci auguriamo che la Società del Villalba si dissoci immediatamente con chi improvvidamente proclama “santo” Roberto Spada additando invece come “mafiosi” coloro che si impegnano per sconfiggerla anche a livello culturale ed educativo». 
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero