Monopattino selvaggio a Roma: una non vedente inciampa in un mezzo abbandonato sul marciapiede e si frattura i polsi

L'incidente in zona Trionfale: la donna, 68 anni, ingessata a entrambe le mani per 40 giorni

Monopattino selvaggio a Roma: una non vedente inciampa in un mezzo abbandonato sul marciapiede e si frattura i polsi
Un monopattino elettrico abbandonato sul marciapiede si trasforma in un ostacolo insormontabile per una donna non vedente di 68 anni che, impossibilitata a schivare...

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Un monopattino elettrico abbandonato sul marciapiede si trasforma in un ostacolo insormontabile per una donna non vedente di 68 anni che, impossibilitata a schivare l’ostacolo, inciampa nel veicolo fratturandosi entrambi i polsi.

L’incidente, verificatosi intorno alle ore 10 dello scorso 13 gennaio, ha visto come involontaria protagonista la signora P.P. che camminava con il suo bastone bianco all’inizio della circonvallazione Trionfale. Arrivata all’altezza della prima fermata Atac della Trionfale, la donna è inciampata su un monopattino abbandonato sul marciapiede, non riuscendo ad individuare con il suo bastone il mezzo. Il risultato della caduta è stato la frattura di entrambi i polsi della donna non vedente, che è stata curata al pronto soccorso del Santo Spirito dove le sono state ingessate entrambe le mani, che non potrà utilizzare per circa 40 giorni.

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«La rabbia è tangibile quando si pensa al tormento che dovrà affrontare questa donna: la dipendenza da altri per le più semplici attività quotidiane, le settimane di dolore e riabilitazione, il trauma psicologico che potrebbe segnarla per sempre – commenta il presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Roma, Giuliano Frittelli -. Non si tratta di un caso isolato: i monopattini elettrici, salutati come una soluzione sostenibile per il traffico cittadino, stanno diventando una vera e propria piaga per i pedoni, in particolar modo per i non vedenti e gli ipovedenti che si affidano alla loro abilità e ai loro sensi per muoversi in sicurezza. Ma cosa possono i sensi contro l'indifferenza e l'irresponsabilità? E dove sono le autorità preposte alla regolamentazione di questi nuovi mezzi e le sanzioni per chi non rispetta le regole basilari della convivenza civile? La città è di tutti, non solo di chi corre su due ruote elettriche». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero