Monopattini, il Comune frena: «Consentiti in area pedonale»

Via libera nelle aree pedonali, sulle piste ciclabili e nelle “Zone 30”, quelle dove il Comune impone il limite di 30 chilometri orari per favorire il passaggio di...

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Via libera nelle aree pedonali, sulle piste ciclabili e nelle “Zone 30”, quelle dove il Comune impone il limite di 30 chilometri orari per favorire il passaggio di pedoni e mezzi ecologici. Stop sui marciapiedi e su tutte le altre strade attraversate dalle automobili. I tempi di avvio della sperimentazione sono ancora incerti, ma il Campidoglio ha deciso di aprire la porta (seppur con fortissime limitazioni) a monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard. Ossia quei mezzi sempre più diffusi anche in Europa, soprattutto nelle grandi città, per spostarsi agevolmente nel traffico. Micro veicoli peraltro vietati dal Codice della strada, almeno fino a quando il decreto firmato a giugno scorso dall’ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha aperto la strada alla sperimentazione, lasciandone la competenza ai singoli Comuni.


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LE AREE
Nella Capitale la questione è attualmente in discussione alla commissione mobilità dell’assemblea capitolina, guidata da Enrico Stefano, ma il via libera definitivo dovrà arrivare dall’aula Giulio Cesare: i tempi non saranno brevissimi, ma si conta di poter partire tra fine anno e i primi mesi del 2020. Seguendo la pista tracciata dal decreto l’amministrazione comunale romana autorizzerà monowheel e hoverboard a circolare soltanto nelle aree pedonali, ma senza superare i 6 chilometri orari di velocità. Segway e monopattini elettrici, invece, potranno circolare sia nelle aree pedonali (ma con lo stesso limite di velocità) che su piste ciclabili su sede propria, percorsi pedonali e ciclabili, nelle Zone 30 e sulle strade urbane con limite di velocità non superiore a 30 chilometri orari. In ogni caso Segway e monopattini non possono superare i 20 chilometri orari. Tutti i mezzi citati devono essere dotati di fabbrica di un regolatore di velocità settato con i limiti massimi.

LE REGOLE
In pratica, la mobilità su questo tipo di mezzi, a Roma, sarà incentrata nella prima fase nelle aree chiuse al traffico del centro storico e sulle direttrici principali delle piste ciclabili, che peraltro il Campidoglio punta a incrementare ulteriormente nei prossimi anni. Sarà poi la stessa amministrazione comunale a dover individuare le Zone 30 e gli altri percorsi dove consentire la circolazione a monopattini elettrici e compagnia. Per quanto riguarda le aziende che si occupano del noleggio e dello sharing di questi mezzi, intenzionate a sbarcare nella Città eterna, Palazzo Senatorio tratterà successivamente le relative autorizzazioni, valutando caso per caso esigenze e compatibilità con il territorio e le strade romane.

LE LIMITAZIONI

Tutti questi veicoli elettrici potranno essere guidati esclusivamente da conducenti maggiorenni, a meno che il minore non sia in possesso della patente AM (quella necessaria per il motorino). Vietato il trasporto di altri passeggeri o di cose e ogni forma di traino. Non sarà previsto l’obbligo del casco, ma va mantenuto un andamento regolare e devono essere evitate manovre brusche e acrobazie. È indispensabile che i micro-veicoli siano dotati di illuminazione: da mezz’ora dopo il tramonto, durante la notte e di giorno, quando le condizioni atmosferiche richiedano l’illuminazione, i mezzi sprovvisti di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di catarifrangenti rossi o di luce rossa fissa, non potranno essere utilizzati ma solo condotti o trasportati a mano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero