Monopattini elettrici ​invadono il piazzale del Mit

Monopattini elettrici invadono il piazzale del Mit
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Con uno striscione con su scritto «Liberiamo la micromobilità elettrica, #monopattiniliberi» e cartelli «io non inquino», «Stop ai sequestri» e «Basta limitazioni» circa 60 cittadini, alcuni a bordo di monopattini elettrici, manifestano davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma «per chiedere al governo di equiparare la micro-mobilità elettrica alle biciclette, come negli altri Paesi europei contro smog e CO2», per «fermare multe e sequestri» e perché «il Parlamento riveda il decreto approvato lo scorso giugno, che pone troppi limiti alla circolazione dei mezzi elettrici leggeri» a discapito di cittadini e ambiente. Il sit-in #monopattiniliberi è organizzato da Legambiente insieme ad associazioni e cittadini impegnati per lo sviluppo della mobilità elettrica. Sono presenti i parlamentari Tommaso Nannicini (Senato, pd), Luciano Nobili (Camera, Italia Viva) e alcuni rappresentanti dei Municipi di Roma, del Primo, Secondo, Terzo e Ottavo, poichè anche nella Capitale ne è vietata la circolazione. «Serve più chiarezza normativa» ora «basta multe e sequestri di monopattini» ribadisce Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. «Imbrigliare la mobilità elettrica e pulita è un assoluto controsenso, quando la crisi climatica è una vera e propria emergenza e in Italia si muore di smog. Questi mezzi - spiega -, anche attraverso la loro diffusione in sharing, si stima che siano almeno 100mila in Italia e in forte crescita, sono invece un tassello importante della rivoluzione in corso in una mobilità a emissioni zero». E mentre i parlamentari presenti ricordano che «senatori dei gruppi Pd, Cinque Stelle e Italia viva hanno presentato emendamenti alla legge di Bilancio per semplificare circolazione di questi mezzi», i rappresentanti dei Municipi ribadiscono «che Roma rispetto alle altre capitali europee è ferma, e nonostante si aprano ciclabili, le strade non si rendono percorribili per questi mezzi a emissioni zero». 
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Il Messaggero