Appalti e mazzette, corruzione sistematica e diffusa. Nel Mondo di Mezzo di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, personaggi di spicco della politica e dirigenti pubblici si...
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IL FACILITATORE
Nella Capitale, Odevaine cercava invece di favorire Buzzi e soci. Divulgava informazioni riservate e orientava in flussi migratori verso i centri gestiti dalle coop del sodalizio. Il collegio non ha dubbi sulla corruzione di cui è accusato: lo definisce un «percettore di tangenti - per la sua attività di facilitatore - non solo dal gruppo Buzzi ma anche dal gruppo facente capo alla cooperativa La Cascina». Un ruolo di primo piano che ha spinto i giudici a inasprire la sua pena: è stato condannato a 6 anni e 6 mesi a fronte di una richiesta a 2 anni e mezzo di carcere avanzata dalla Procura. Avrebbe pilotato appalti a Mineo, circostanza che gli costa una condanna parallela, e sarebbe stato tenuto a libro paga dal sodalizio romano: cinquemila euro al mese in cambio di favori e agevolazioni.
Un altro esempio di intreccio corrotto tra il gruppo e la pubblica amministrazione è Franco Panzironi, all'epoca amministratore delegato dell'Ama, condannato a 10 anni. Era un «percettore sistematico di tangenti - si legge nella sentenza - elemento centrale dell'organizzazione».
SPONDA POLITICA
Poi Luca Gramazio, prima consigliere comunale e poi capogruppo in Regione di Forza Italia, l'unico politico rimasto in carcere fino al giorno della sentenza. Nelle motivazioni con cui lo condanna a 11 anni, il collegio lo definisce «sponda politica cui facevano riferimento Buzzi e Carminati, a disposizione dei quali poneva le sue cariche istituzionali, ricevendo in cambio consistenti elargizioni». Un altro tassello di rilievo nel puzzle della corruzione, è rappresentato da Daniele Ozzimo, condannato in un altro filone a 2 anni e 2 mesi. Il suo «interessamento è evidente», Buzzi lo ha definito in dibattimento «un fratello minore». Per il collegio, nella «compravendita delle sue funzioni» di assessore, proprio «Buzzi assumeva un ruolo da protagonista».
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Il Messaggero