Roma, studentessa molestata da uno straniero sulla metro A: «Palpeggiata e baciata, è stato orribile»

La ragazza, che studia al liceo Giulio Cesare, è riuscita a scappare grazie all’aiuto di un’altra donna

Roma, studentessa molestata da uno straniero sulla metro A: «Palpeggiata e baciata, è stato orribile»
Terrore sulla metro A di Roma: una studentessa è stata molestata mentre si dirigeva al liceo Giulio Cesare. Secondo il suo racconto, un uomo di «origini...

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Terrore sulla metro A di Roma: una studentessa è stata molestata mentre si dirigeva al liceo Giulio Cesare. Secondo il suo racconto, un uomo di «origini africane» l'ha palpeggiata ripetutamente mentre si trovava alla stazione di San Giovanni, arrivando addirittura a baciarla contro la sua volontà. Martina, spaventata e impotente, ha cercato di chiedere aiuto ma non ha trovato nessuno disponibile a intervenire. Solo grazie all'aiuto di un'altra donna presente alla stazione, è riuscita a difendersi e a mettere in fuga l'aggressore.

Aggredita sulla metro A, cosa è successo

 

Ancora molestie sessuali in città, dunque. Le autorità competenti sono state informate dell'accaduto e si spera che l'uomo responsabile venga identificato e punito per i suoi atti inaccettabili. La giovane donna, con coraggio e determinazione, ha deciso di rompere il silenzio e denunciare pubblicamente la sua esperienza, nella speranza di contribuire a creare una «società più consapevole e rispettosa». 

Anziana rapinata (in strada) da un tunisino alle porte di Roma: i passanti lo bloccano e chiamano il 112. La donna in ospedale, l'aggressore in carcere

 

Commenta la vittima: «Quello che è successo oggi è stato orribile, mentre uscivo dalla metro ho sentito una mano che mi toccava, pensavo che si trattasse di un errore. Invece no, perché quando mi sono recata sulle scale mobili per uscire dalla metro, l'uomo ha continuato a palpeggiarmi arrivando addirittura a prendermi con la forza per baciarmi. Ci è riuscito. A quel punto mi sono messa a gridare, meno male che c'era una signora che mi ha aiutata, gli abbiamo dato due borsate in testa e siamo scappate insieme».

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Il Messaggero