Bulli di quartiere minacciavano di morte i commercianti di Torre Angela, consumavano senza pagare. Uno dei due si spacciava per “u siccu”, ossia il boss mafioso...
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Le indagini sono scattate in seguito alle denunce di alcuni commercianti di Torre Angela da diverso tempo vittime di estorsioni da parte di due uomini romani. Da circa un anno erano soliti far visita a un bar dove consumavano birre o prodotti di vario genere - come sigarette - senza mai pagare e minacciando di morte sia la titolare che il figlio, o di incendiare il locale se si fossero permessi a chiedere i soldi. Spesso importunavano anche la clientela a cui chiedevano soldi. In un altro esercizio commerciale i due prendevano birre o altra merce senza mai pagare. Anche in questo caso quando la vittima richiedeva il pagamento del conto veniva minacciata di morte.
I due si vantavano di essere i padroni e di poter fare quello che volevano, che le “guardie” non gli potevano fare nulla perché già «le avevano menate». Un’altra vittima ha riferito, invece, che da circa un mese era costretto a consegnare la somma contante di 40 euro perché minacciato dai due. Addirittura uno dei due si spacciava per nipote di un noto boss mafioso siciliano, ancora latitante, detto “u siccu”. A corredo delle denunce, le vittime hanno anche fornito dei filmati che ritraevano i due all’interno dei loro locali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero