Quei militanti grillini garantisti e la petizione «Marcello libero»

Quei militanti grillini garantisti e la petizione «Marcello libero»
L’appello «liberate il compagno Marcello» arriva dai grillini che non hanno abbandonato – almeno umanamente – l’ex presidente...

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L’appello «liberate il compagno Marcello» arriva dai grillini che non hanno abbandonato – almeno umanamente – l’ex presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, caduto in disgrazia, dentro al Movimento, dopo l’arresto per corruzione per l’affaire Tor di Valle e i favori (così sostiene l’accusa) a Luca Parnasi per il nuovo stadio della Roma. Di Maio, subito dopo la retata, scaricò Marcellone detto “la Sfinge” in un battibaleno: espulsione diretta, senza nemmeno passare dai probiviri pentastellati. Non tutti i militanti però hanno sposato la linea del leader 5 Stelle. Anzi. Da giorni circola su Facebook un appello che chiede di rimettere il compagno di partito (compagno che sbaglia?) in libertà. Che lasci insomma il carcere di Regina Coeli, dove è trattenuto dal 20 marzo scorso. La «petizione online» che viaggia sui social è stata lanciata da Hector Ettorre, storico militante romano del M5S, e subito ha raccolto 186 “like”, in buona parte di attivisti grillini. Garantisti, a sorpresa. «Fate riabbracciare a Marcello la sua famiglia». L’appello si chiude così: «Voglio sapere per quale motivo De Vito è ancora rinchiuso in galera...». Chi ha letto le carte dell’inchiesta, dove si parla di tangenti e favori, forse un’idea se l’è fatta.
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Il Messaggero