Microchip, occhio ai guasti: così si perdono cani e gatti

Microchip, occhio ai guasti: così si perdono cani e gatti
Il microchip è uno strumento fondamentale (oltre che un obbligo di legge) per proteggere i nostri amici a quattrozampe. Consente, infatti, di individuare il proprietario...

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Il microchip è uno strumento fondamentale (oltre che un obbligo di legge) per proteggere i nostri amici a quattrozampe. Consente, infatti, di individuare il proprietario del cane, quando questo viene smarrito (o, peggio ancora, rubato). Per questo preoccupano le segnalazioni che stanno arrivando in questi giorni all'associazione Oipa, relativamente ad un malfunzionamento occasionale di questi dispositivi che dal 2005 hanno definitivamente sostituito la pratica del tatuaggio. E anche le Guardie Zoofile, impegnate costantemente nei controlli per la prevenzione del randagismo e degli abbandoni, hanno riscontrato alcuni casi di microchip illeggibili in quanto guasti. Un fatto, va ripetuto, non frequente, che però può verificarsi. In caso di fuga, smarrimento o furto, l'animale anche se ritrovato e ricoverato presso un canile/gattile, non potrebbe essere identificato con il microchip non funzionante, e rischierebbe di passare la sua vita in gabbia. Da qui l'appello dell'Oipa: fate sempre controllare la funzionalità del microchip in occasione delle visite di controllo, o comunque almeno due volte l'anno, presso il veterinario di fiducia, che potrà così verificare la correttezza dei dati inseriti nell'anagrafe regionale.

marco.pasqua@ilmessaggero.it

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