Roma, finisce in coma il figlio del regista Soavi: sotto accusa 4 medici

Roma, finisce in coma il figlio del regista Soavi: sotto accusa 4 medici
Hanno visto il figlio quindicenne entrare al pronto soccorso con un codice giallo. Ma dopo poche ore hanno scoperto che era in coma. Qualcosa all'ospedale Bambino Gesù,...

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Hanno visto il figlio quindicenne entrare al pronto soccorso con un codice giallo. Ma dopo poche ore hanno scoperto che era in coma. Qualcosa all'ospedale Bambino Gesù, uno dei poli d'eccellenza nella pediatria, non era andato per il verso giusto, tanto che quattro sanitari ora si ritrovano sotto processo con l'accusa di lesioni. A sporgere denuncia sono stati i genitori del ragazzo, due volti noti del cinema italiano, Michele Soavi, attore e regista di molti film per il grande schermo e la tv, tra cui La chiesa e Il Sangue dei vinti, e la sua ex compagna Heidrun Schleef, sceneggiatrice di pellicole di successo, tra cui La Stanza del Figlio di Nanni Moretti e Ricordati di me di Gabriele Muccino.


Era la notte del 20 maggio 2014: il giovane, affetto da una rarissima patologia, doveva essere sottoposto a cure specifiche con urgenza. Quattro giorni prima era rimasto coinvolto in un incidente con il suo scooter. Il verbale di pronto soccorso dell'Isola Tiberina riporta una contusione al ginocchio destro e abrasioni multiple. Il quindicenne viene dimesso con una prognosi di 6 giorni, ma tre giorni dopo la situazione peggiora. Il ragazzo ha la febbre alta, difficoltà nell'eloquio e turbe nell'equilibrio.


Viene portato di nuovo in un ospedale. Questa volta al pronto soccorso del Bambino Gesù. E già dopo i primi controlli, poco prima dell'una di notte, uno dei dottori suggerisce la terapia da intraprendere: per abbassare i valori di bilirubina il giovane ha bisogno di una trasfusione di sangue. Ma prima della terapia sarebbero trascorse altre 12 ore, durante le quali il ragazzo finisce in stato di coma di «elevata gravità». Così il pm, Mauro Masnaghetti, che ha rinviato a giudizio quattro fra medici e infermieri dell'ospedale che si presero carico della situazione del giovane quella notte. L'accusa è di aver causato lesioni gravi al giovane «consistite in encefalopatia acuta con danni neurologici di grado permanente». A raccontare la drammatica notte, sono stati proprio i genitori del ragazzo, che ieri mattina hanno reso la loro testimonianza di fronte al giudice monocratico. Si mostra fiducioso l'Ospedale: «Comprendiamo la sofferenza della famiglia - commenta il Bambino Gesù - ma siamo consapevoli, in coscienza, che al ragazzo sono state assicurate le migliori cure possibili».
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Il Messaggero