Roma, trovato morto in casa con le mani legate: dopo tre anni arrestato l'assassino

Roma, trovato morto in casa con le mani legate: dopo tre anni arrestato l'assassino
 La sezione omicidi della Squadra Mobile di Roma ha arrestato il responsabile dell'omicidio di Michelangelo Salpietro, il 59enne originario di Potenza trovato morto il 24...

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 La sezione omicidi della Squadra Mobile di Roma ha arrestato il responsabile dell'omicidio di Michelangelo Salpietro, il 59enne originario di Potenza trovato morto il 24 luglio 2013 nella sua abitazione nella Capitale.

L'uomo accusato dell'omicidio è stato arrestato in Germania nei giorni scorsi, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Il corpo della vittima fu ritrovato all'interno dell'appartamento con le mani legate dietro la schiena.
Probabilmente l'omicidio si consumò dopo una notte di sesso, forse un gioco erotico finito male.

A finire in manette è stato un 26enne romeno, Florin Vadut Ibanescu, in esecuzione di un mandato di arresto europeo per omicidio e rapina relativo ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma il 21 dicembre scorso su richiesta della Procura.

La mattina del 26 luglio 2013 il cadavere di Michelangelo Salpietro, 59 anni, direttore dell'archivio storico dei Cavalieri del Lavoro, venne rinvenuto all'interno della propria abitazione, in via Portuense, con le mani legate e seminudo. L'uomo morì a causa delle violente percosse. Dalle primissime indagini era emerso che la vittima era in contatto con un ragazzo dell'Est Europa, che frequentava la sua abitazione.


Il giovane, secondo gli investigatori, avrebbe immobilizzato l'uomo, rapinandolo di due telefoni cellulari, un orologio, una collana d'oro e soldi in contanti. Il 59enne però era riuscito a liberarsi e per questo il cittadino romeno lo avrebbe percosso violentemente e nuovamente immobilizzato, lasciandolo esanime in terra in camera da letto. Subito dopo l'omicidio il giovane è rientrato in Romania a Vaslui (suo luogo di nascita) dove ha prima utilizzato e poi venduto uno dei telefoni cellulari della vittima, raccontando anche ad alcune persone l'omicidio commesso a Roma. In seguito il cittadino romeno si era trasferito ad Amburgo, in Germania, con la sua compagna, dove entrambi avevano trovato un lavoro in un albergo fino alla scorsa estate. L'uomo ha poi però fatto perdere le sue tracce, sparendo nel nulla. La sua fuga però è finita nei giorni scorsi, quando i poliziotti lo hanno rintracciato e arrestato ad Amburgo.
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Il Messaggero