La linea è stata interrotta dalle ore 15,30 per riprendere alle 17,00: ha funzionato un servizio di bus-navetta in entrambi i sensi di marcia dopo che si sono succeduti due...
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Tutto è successo poco dopo le 15,00 quando un primo treno partito da Porta San Paolo e diretto a Ostia si è bloccato alla stazione di Vitinia. Un vecchio convoglio rigenerato, ovvero un MA200 del 1989 con oltre un milione e mezzo di km sulle spalle, ha ceduto ed il capotreno ha disposto che tutti i passeggeri scendessero in attesa del treno successivo. Esasperati da settimane di disservizi e disfunzioni, hanno tentato di aggredire i macchinisti che si sono asserragliati nella cabina di guida. Ignoti hanno preso a sassate il parabrezza della motrice e ha danneggiato il vetro rendendo inutilizzabile il mezzo.
Nel frattempo è sopraggiunto un treno modello CAF che ha raccolto i viaggiatori, raddoppiando il carico. Anche questo convoglio, privo di aria condizionata e con i finestrini sigillati, si è bloccato poco dopo la stazione di Casal Barnocchi. Stando alle prime notizie lo stop sarebbe stato conseguenza della forzatura di una porta da parte di un passeggero colto da un attacco di panico per l'alta temperatura a bordo. Erano le 15,30 ed a quel punto i viaggiatori sono scesi sui binari e hanno raggiunto la stazione di Acilia affrontando il lungo tunnel sotto il quartiere. Molti sono rimasti all'interno dei vagoni e sono stati raggiunti per i soccorsi dai vigili del fuoco.
Sul posto sono intervenute anche diverse pattuglie di carabinieri e polizia per riportare l'ordine. Richiesto l'intervento anche di alcune ambulanze perchè diverse persone sono state colte da colpi di calore e malori.
Tensioni si sono verificate subito dopo alla stazione Porta San Paolo dove sono state bloccate le partenze. Atac ha sospeso il servizio ferroviario annunciando dalle ore 15,30 la sostituzione con bus-navetta in entrambi i sensi di marcia. Alle 17,00 il servizio ferroviario è ripreso.
Il commento del sindaco Marino
Come già avvenuto nei giorni scorsi per l'Ama, il sindaco Marino ha fatto sapere che se la situazione non cambierà, per i trasporti si rivolgerà ai privati. «In queste ore, su mio mandato, il dg dell'Atac insieme alle forze che rappresentano i lavoratori sta per concludere un accordo importantissimo che porterà i macchinisti delle metro, ad esempio, a lavorare duecento ore in più all'anno, a migliori servizi e maggiore efficienze - ha spiegato - Ciò che è accaduto nelle ultime settimane è inaccettabile. Io mi auguro che questo accordo venga concluso o dovrò per forza immaginare nuovi assetti aziendali anche coinvolgendo i privati».
Ma l'opposizione attacca: «Fino a quando il sindaco Marino vorrà abusare della pazienza dei romani? - dichiara Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini - Fino a quando vorrà ignorare il fatto che, mentre l'assessorato alla Mobilità resta vacante, la città vive una gravissima emergenza? Cittadini e turisti sono sfiniti da settimane di ritardi, disagi e disservizi: anche oggi l'ennesima giornata di caos, culminata con lo stop della Roma-Lido e i pendolari sui binari, alla ricerca del personale Atac. Dire che il trasporto pubblico è un servizio da Terzo Mondo ormai è un complimento: nelle stazioni si rischia ogni giorno la guerra civile. Anche se Marino fa finta di nulla, la città è fuori controllo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero