Metro A, scale da ricostruire: «In Centro sono riparate male»

Un pool di esperti da Spagna e Portogallo per ricostruire da cima a fondo le scale disastrate della metro A. Dopo avere deciso di sciogliere il contratto con la ditta di...

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Un pool di esperti da Spagna e Portogallo per ricostruire da cima a fondo le scale disastrate della metro A. Dopo avere deciso di sciogliere il contratto con la ditta di manutenzione, l'Atac si è rivolta direttamente alla multinazionale che ha prodotto gli impianti, la Otis. Che ha già spedito nella Capitale una squadra di tecnici provenienti dalle altre sedi europee, col compito di smontare e rimontare i tapis roulant finiti sotto accusa. Niente ritocchi o interventi light, meglio risolvere il problema alla radice per evitare che il Centro storico di Roma rimanga, per la terza volta in poche settimane, senza metrò, come non accadeva dagli anni 70.


Il presidente e ad del colosso dei trasporti, Paolo Simioni, ha deciso di prendere la questione di petto. E ha chiamato a Roma la casa produttrice delle 20 scale mobili finite fuori uso nelle 4 stazioni del centro storico: Spagna, Barberini e Repubblica, più la fermata di Flaminio, rimasta aperta solo perché dotata anche di rampe tradizionali.
Le prime scale mobili, da quanto trapela, sarebbero già state smontate per intero. E nei prossimi giorni saranno ricostruite, pezzo per pezzo. Toccherà cambiare alcuni gradini e ingranaggi potenzialmente difettosi. L'Atac, in ogni caso, conta di spezzare la catena delle fermate chiuse a partire dalla prossima settimana. La prima stazione a riaprire dovrebbe essere quella di piazza di Spagna, chiusa in via cautelare perché dotata di un impianto gemello a quello che si era accartocciato a Barberini a metà marzo. La fermata sotto la scalinata di Trinità de' Monti, dovrebbe riaprire al pubblico prima di Pasqua, entro il 21 aprile quindi. Subito dopo dovrebbe essere il turno di Flaminio, mentre per Barberini è impossibile fare previsioni, per via delle indagini ancora in corso. La fermata di Repubblica, off limits da fine ottobre, è stata dissequestrata il 30 marzo e la società comunale punta a riaprirla nella prima metà di maggio, se non verranno fuori altri intoppi.

FLOP RIPARAZIONI
Per portare a dama l'operazione e mettere fine ai disagi che, in queste settimane, stanno interessando centinaia di migliaia di pendolari, l'Atac ha deciso di lavorare direttamente con la Otis, che ha progettato le 20 scale mobili su misura. Il rapporto con la ditta di manutenzione - un consorzio formato da una società di Napoli e da un'impresa romana, che si era aggiudicato la commessa con un ribasso del 49,7% - si è ormai logorato. Tanto che la stessa sindaca Virginia Raggi ha annunciato l'intenzione di rescindere il contratto, che in teoria dovrebbe durare un altro anno abbondante.

La stessa Procura di Roma, nel decreto con cui ha sequestrato Barberini, ha parlato di lavori «peggiorativi» sulle scale. «Gli interventi di riparazione non correttamente eseguiti - hanno scritto i pm - potrebbero aver inciso in senso negativo sul funzionamento degli impianti». Insomma, anziché migliorare le cose, la situazione si sarebbe aggravata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero