Roma, «Lasciate ogni speranza, o voi che entrate»: i cartelli dei pendolari nella metro

Roma, «Lasciate ogni speranza, o voi che entrate»: i cartelli dei pendolari nella metro
«Lasciate ogni speranza, o voi che entrate». Il messaggio è scritto su un adesivo bianco attaccato sul vetro di un vagone. E non potrebbe essere più...

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«Lasciate ogni speranza, o voi che entrate». Il messaggio è scritto su un adesivo bianco attaccato sul vetro di un vagone. E non potrebbe essere più azzeccato. Perché nel girone dell’inferno delle metropolitane di Roma i “dannati” dell’Atac non possono più neanche sperare di non imbattersi in qualche disagio quotidiano: ritardi e treni rotti come peccati capitali da scontare.

Metro, la beffa dei lavori: da Valle Aurelia a Re di Roma impianti guasti e fermate off-limits

Chi si muove per la città con i mezzi pubblici soffre, ogni giorno, il mal di metro. Vagoni sporchi, stazioni che cadono a pezzi. Per intraprendere un viaggio in metro ci vuole prima di tutto ingegno. A partire dalle indicazioni. Lo testimoniano le centinaia di foto dei pendolari raccolte nel profilo Instagram “Fenomenologia urbana”. Come quella che avvisa i viaggiatori: «Causa numero ridotto di treni, attese in banchina. Siamo per il disagio». E si vede. Il comando per l’apertura delle porte non lampeggia? Nessun problema. Qualcuno scrive con il pennarello: «Suonare che funziona». L’indicazione “fai da te” va per la maggiore: «Campanelli fuori uso - si legge su una lavagnetta - prenotare a voce». Ma c’è anche chi usa i post-it. Come quello apparso sul monitor di un vagone: «Tutti devono vivere» (o meglio, sopravvivere). Anche i pendolari della metro.

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Il Messaggero