La metro è una favola se c’è Giulia sotto

La metro è una favola se c’è Giulia sotto
L’uno marzo, il due me risiedo dedicato a tutti quelli  che lottano per un posto a sedere in metro al mattino!...

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L’uno marzo, il due me risiedo

dedicato a tutti quelli 
che lottano per un posto a sedere
in metro al mattino!
Giulia Soi

Dietro la routine, le corse, il nostro andare e tornare, ci sono volti, nomi, storie da raccontare. Difficile farlo in metro, tra spinte, odori e ritardi, non si vede l’ora di arrivare. E chi riesce a a vivere le sue odissee metropolitane con gli occhi di un’Alice in un moderno quanto alternativo paese delle meraviglie fatto di guasti, furti, disavventure sulle scale mobili, calche: così fa “Giulia sotto la metro”, free lance, blogger, ospite occasionale di alcuni portali cittadini. Ogni giorno trova spunti per raccontare su Facebook incontri, incidenti di percorso, disavventure, si è pure inventata l’oroscopo per i viaggiatori, ribattezzato le fermate, offerto consigli di lettura sui vagoni e “giochi per intrattenersi in metropolitana”. Attenti a non incrociarla tra Furio Camillo e Lepanto: potreste finire protagonisti delle sue storie metropolitane o delle sue breakingnews in diretta dalle fermate, vuoi per una chiacchiera “rubata” disattivando la musica ma lasciandosi le cuffie, vuoi perché a Giulia Soi non sfugge niente. Sulla sua pagina convergono foto, informazioni di servizio, news, mappe, aneddoti, testimonianze del grande popolo della metro. E lei trasforma vita vissuta in fiabe, dà spazio a mostri metropolitani e storie d’amore, come quella di Alessio, rimasto folgorato il 16 maggio a San Paolo da una sconosciuta. Per ritrovarla ha messo cartelli ovunque, Giulia sotto la metro ha rintracciato lui e descritto “sballottato dagli scossoni della metro B, che quando ci si mette sa essere più turbolenta del Brucomela e ostacolato nel gioco di sguardi dalle interferenze di lavoratori, studenti, casalinghe e ambulanti”. Il popolo della metro fa il tifo per lui.

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Il Messaggero