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Quattro miliardi di euro. Il Campidoglio e il governo li avevano annunciati alcune settimane fa. Ora, con l’approvazione della Convenzione (il contratto) fra Ministero dei Trasporti e Comune, il trasferimento dei fondi diventa realtà. Quattro miliardi, si diceva: cento milioni per coprire gli extra costi della tratta San Giovanni-Colosseo. Poi, 755 milioni serviranno per pagare la tratta fra la stazione Colosseo/Fori Imperiali, quella di scambio fra la linea B e la C, e piazza Venezia. Questo cantiere - che include la stazione di piazza Venezia dove a inizio marzo è arrivata l’idrofresa che sta scavando le paratie fino a 85 metri di profondità - è in corso e la previsione su carta è di terminare a fine 2033 con apertura per giugno 2034.
Venezia-Clodio
La parte più rilevante del finanziamento, 2,2 miliardi, servirà per sostenere il costo della tratta che dalla stazione di piazza Venezia, in costruzione da alcune settimane, va fino a piazzale Clodio. Qui sono previste le stazioni di Ottaviano con scambio con la linea A, San Pietro (a piazza Pia, inizio via della Conciliazione) e Chiesa Nuova, a servizio dell’ansa barocca di Roma e dei due grandi poli di attrazione turistica di Campo de’ Fiori e piazza Navona.
Farnesina
Infine, 890 milioni serviranno per pagare la tratta che va da piazzale Clodio alla Farnesina: 2,9 km di binari con la fermata all’Auditorium Parco della Musica. Dal Campidoglio spiegano che la nuova progettazione dovrebbe prevedere il doppio passaggio al di sotto del Tevere e che l’idea è quella di calare direttamente a Farnesina le talpe meccaniche che dovranno scavare i tunnel per il transito dei treni.
Tempi
Rispetto ai cronoprogrammi contenuti nella Convenzione Ministero/Comune, nelle intenzioni del Campidoglio, in realtà, i tempi indicati sono quelli “massimi”: ci si tiene larghi, insomma, per avere dei margini temporali in caso di rallentamenti imprevisti in corso d’opera. Palazzo Senatorio, quindi, si aspetta (e lavora) per rimanere nelle previsioni iniziali annunciate dal sindaco Gualtieri di terminare tutto entro il 2032.
«La realizzazione dell’intero tracciato della Metro C è di fondamentale importanza per la città perché collega i più importanti attrattori di traffico sia dal punto di vista residenziale che del terziario. Ed è una linea strategica anche per il network di scambi su ferro che va a realizzare: ad Ottaviano e San Giovanni con la Linea A, con la B a Colosseo e a Piazza Venezia con la futura Linea D», spiega l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè.
Linea D
Linea D per la quale il sindaco Gualtieri si sta muovendo per riuscire a reperire finanziamenti dalla Banca Europea degli Investimenti, la Bei. Patanè aggiunge: «Stiamo aspettando il parere dell’Anac per l’affidamento anche della Tratta T1 all’attuale Contraente Generale. Speriamo sia positivo, per due ordini di motivi: ci consentirebbe di accelerare i tempi, evitando la gara, e di far partire lo scavo con le talpe da Farnesina. Per quanto riguarda il prolungamento da Farnesina a Grottarossa - per cui abbiamo stimato i costi nell’ordine di 1,2 miliardi per 5,8 km di tratta con 5 stazioni - abbiamo uno studio di fattibilità che dobbiamo trasformare in piano di fattibilità tecnica-economica. Inoltre, per quanto riguarda la stazione Venezia siamo assolutamente in linea con i tempi, anzi confidiamo di ridurli di un anno o forse più, anche perché ora stanno lavorando fino alle dieci e un quarto di sera e a breve inizieranno a lavorare anche di notte. E confidiamo di realizzare parallelamente la tratta Farnesina-Venezia».
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