Odissea Barberini, la metro chiusa fino a novembre

Le Olimpiadi sì ma del disservizio. A Roma i record si misurano in base alla pazienza dei romani. E al fotofinish si intravede un derby inaspettato. La fermata della metro...

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Le Olimpiadi sì ma del disservizio. A Roma i record si misurano in base alla pazienza dei romani. E al fotofinish si intravede un derby inaspettato. La fermata della metro A Barberini potrebbe riaprire prima di Natale, a novembre o dicembre inoltrato, superando così il record di otto mesi di chiusura che ha reso tristemente famosa la stazione di Repubblica. Perché Barberini è ancora chiusa e i tecnici Atac che stanno lavorando al ripristino non sono ottimisti. È dal 23 marzo che Barberini non è più agibile in alcun modo con le stesse conseguenze negative già sperimentate in piazza Esedra.


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TAGLIATI FUORI
Un intero quadrante è tagliato fuori dal circuito del centro storico: dalle strade della Dolce vita, diversi ministeri, l'ambasciata americana e da via del Tritone in giù stanno subendo i gravi danni di questo stop.
La fermata, prima di tutto, è ancora sotto sequestro da parte della magistratura che ha chiesto una perizia all'Otis da consegnare entro fine luglio. Sulla fermata vigilano anche gli ispettori del Ministero dei Trasporti.
Ma la vergogna è che sono tre mesi abbondanti che non si sa nulla di nulla. La fermata è stata sigillata per via di una scala mobile rotta, cinque mesi dopo il cedimento della scala mobile della fermata Repubblica che causò 24 feriti.

Ad oggi hanno il permesso di accedere alla fermata solo i tecnici delle scale mobili Otis. La diagnosi era prevedibile: la scala mobile rotta va completamente sostituita mentre le altre quattro devono essere revisionate da Otis. Il problema è che gli impianti hanno bisogno di pezzi di ricambio difficili da trovare. Sono pezzi che all'epoca Otis ha installato e che Metro Roma, la società di manutenzione con cui ha voluto rompere il contratto la sindaca Virginia Raggi, avrebbe dovuto manutenere. I report sulla manutenzione non sono confortanti: le attività periodiche di cura sarebbero state fatte poco e male nel corso degli ultimi anni anche per un problema di risorse pubbliche non stanziate in modo adeguato.

Morale: ci vogliono ancora tre o quattro mesi per sperare nei collaudi delle nuove scale di Barberini. Le aspettative sono ormai a terra, anche perché il confronto con la fermata di Spagna non è beneaugurante. Lì la fermata ha riaperto i battenti, è vero ma due scale mobili sono ancora fuori servizio. Per quanto tempo ancora? Boh.

GLI ABBONATI
«Ormai è assodato: pretendere un servizio efficiente è utopia in questa città», dicono in coro gli abbonati Atac che tutti i giorni fanno scalo a Spagna per raggiungere piazza Barberini o che aspettano, anche quaranta minuti, la navetta sostitutiva.

Quando si ruppe la scala mobile di Barberini, quel giorno l'assessore alla mobilità Linda Meleo disse con toni roboanti: «Vogliamo andare a fondo a questa vicenda». Ma a ben vedere, a fondo sta andando la piazza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero