Bimbo di 5 anni morto per sospetta meningite al Policlinico Gemelli

Bimbo di 5 anni morto per sospetta meningite al Policlinico Gemelli
Un bimbo di 5 anni è morto sabato scorso al Policlinico Gemelli di Roma per sospetta meningite. Il bimbo frequentava un asilo in via Padre Lais, fra l'Eur e Tintoretto. ...

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Un bimbo di 5 anni è morto sabato scorso al Policlinico Gemelli di Roma per sospetta meningite. Il bimbo frequentava un asilo in via Padre Lais, fra l'Eur e Tintoretto.




I compagni di classe, le cui famiglie sono state contattate, vengono sottoposti a profilassi antibiotica nello stesso ospedale.



Il bimbo era stato portato la mattina di sabato scorso all'ospedale Sant'Eugenio, dove i sanitari, visto il quadro clinico preoccupante, hanno disposto il trasferimento al Gemelli, struttura dotata di un reparto di malattie infettive e di una rianimazione adatta. Il bambino, di nazionalità italiana, è arrivato all'ospedale Sant'Eugenio verso le 11 del mattino del 6 dicembre. Presentava, a quanto è riferito, «febbre alta e un impegno importante delle condizioni generali», ma era cosciente. E sebbene non sia stata stilata una diagnosi particolareggiata, per la quale serve più tempo, «il quadro poteva suggerire una malattia infettiva». Ciò detto, è stato disposto il trasferimento al Policlinico Gemelli.



«Ho avuto comunicazione di un caso di meningite, purtroppo grave, presso la scuola materna comunale insistente al piano terra del medesimo edificio ospitante 18 classi della nostra scuola primaria - ha scritto in una comunicazione urgente pubblicata oggi sul sito della scuola il preside dell'istituto statale che si trova nello stesso edificio della scuola materna -. Vista la labilità del batterio in ambiente aperto e la chiusura per tre giorni dei locali scolastici, gli stessi si possono considerare sicuri».



Assicurando di aver comunque chiesto una «accurata disinfezione del refettorio», locale condiviso con i bimbi della materna, il dirigente scolastico ha comunicato che domani il plesso scolastico sarà regolarmente attivo e ha espresso «vicinanza» alla famiglia del bimbo.



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Il Messaggero