Mauro e Davide si amano da cinque anni. Vivono insieme a Testaccio in compagnia dei loro tre gatti, e lo scorso 21 maggio si sono iscritti nel registro delle Unioni civili del...
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«L'amore di Dio – dicono Mauro Cioffari e Davide Conte - non è esclusivo, è amore e accoglienza per tutti e tutte, a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere di ognuno. Ed è a questo amore che affidiamo, da oggi, grazie all'invocazione della benedizione, il cammino futuro della nostra coppia».
«L'iscrizione nel registro delle Unioni Civili – aggiunge la coppia - sollecita la politica ad una rapida approvazione di una legge sul matrimonio egualitario. L'invocazione della Benedizione del nostro patto d'amore, interroga i cuori e le coscienze di tutti, credenti e non. Roma benedice l'amore mostrando di nuovo l'Italia giusta, serena, pacifica, paritaria. Una comunità che sostiene gli amori e gli affetti, che è consapevole che la gente serena costruisce un mondo migliore».
La coppia ha ringraziato al termine della cerimonia la «comunità valdese di Roma, e il Pastore che hanno voluto condividere con noi questo momento di gioia e di speranza dando l'esempio di buona Italia di cui abbiamo tutti un gran bisogno. Viva l'amore, viva la libertà».
Per loro, una giornata di festa e commozione, con tanto di tradizionale lancio del riso all'uscita dalla chiesa. Davide e Mauro hanno anche ricevuto dei regali inaspettati, «come il taxi inglese originale con il quale un amico ci ha accompagnati alla cerimonia» alla quale era presente Leo Gullotta e il pranzo in una trattoria di Testaccio con i parenti più stretti. Regali? «Abbiamo chiesto di fare un'offerta alla chiesa Valdese ma ci concederemo anche un viaggetto in Piemonte». Una luna di miele come in ogni matrimonio che si rispetti.
Per la chiesa di piazza Cavour si tratta della seconda benedizione di una coppia omosessuale da quando, nel 2010, il sinodo delle chiese metodiste e valdesi si espresse su questo argomento: la prima, di una coppia di donne, Alessandra e Manuela avvenne nel maggio del 2013. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero