Escursionista romano sbaglia sentiero e precipita sul Cammino Celeste in Friuli, trovato morto: chi era Maurizio Di Quinzio

L'uomo, 68 anni, era atteso al rifugio di Pian dei Ciclamini per ora di cena ieri. Il corpo ritrovato oggi

Escursionista romano sbaglia sentiero e precipita sul Cammino Celeste in Friuli, trovato morto: chi era Maurizio Di Quinzio
Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche avviate ieri sera, di un escursionista di 68 anni, il romano Maurizio Di Quinzio, che era atteso al rifugio...

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Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche avviate ieri sera, di un escursionista di 68 anni, il romano Maurizio Di Quinzio, che era atteso al rifugio di Pian dei Ciclamini per ora di cena: l'uomo, che stava percorrendo il Cammino Celeste a Lusavera, in Friuli, è stato ritrovato morto questa mattina.

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Sbaglia sentiero e precipita

Le ricerche erano iniziate subito con una perlustrazione aerea dell'elicottero della Protezione Civile che ha sbarcato in quota cinque soccorritori - Stazione di Udine del Soccorso Alpino e Guardia di Finanza - che hanno iniziato a cercare controllando i versanti nord verso Uccea e verso sud la mulattiera che da Monteaperta va verso il Gran Monte con una squadra cinofili del Soccorso Alpino.

Nella notte è stato poi attivato l'elicottero dell'Aeronautica Militare RCC abilitato al volo notturno da Poggiorenatico. Il velivolo è dotato del sistema Artemis che tramite un sensore permette di cercare in volo sul terreno la presenza di un singolo apparecchio telefonico, ma la ricerca non ha dato esito probabilmente anche a causa del tempo nuvoloso. È stata attivata sullo stesso velivolo anche la ricerca con termocamere a infrarossi ugualmente senza esito. Le ricerche notturne erano state sospese alle 3.30 e riprese all'alba con l'arrivo nuovamente dell'elicottero della Protezione Civile e anche dei Vigili del Fuoco al campo base fissato a Pradielis, dove c'è il campo di calcio. In mattinata il tragico epilogo.

Il ritrovamento

Alla prima rotazione di questa mattina dell'elicottero della Protezione Civile, che ha sbarcato in quota un equipaggio misto di soccorritori della stazione di Udine del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, il suo corpo è stato individuato in un canalone sotto il sentiero 711 a quota 900 metri, dove già sono accaduti incidenti mortali negli scorsi anni. Di Quinzio ha preso il sentiero sbagliato ed è precipitato su terreno impervio, mentre avrebbe dovuto imboccare il 711a, percorso molto più semplice e sicuro. I soccorritori sono scesi a recuperare la salma dopo l'accertamento del medico legale e il nulla osta del magistrato e si è in attesa del carro funebre al campo base di Pradielis, mentre i familiari dell'uomo non sono ancora stati raggiunti.

L'ultimo a vederlo vivo è stato un altro escursionista che stava percorrendo lo stesso cammino autonomamente ieri da Cornappo. Si erano incontrati casualmente in un paio di strutture per pernottare, mentre ieri facevano due percorsi diversi ma si erano dati appuntamento a Pian dei Ciclamini per rivedersi alla sera. L'escursionista che lo aveva incontrato, non vedendolo arrivare, ha avvisato il gestore che ha allertato la macchina dei soccorsi.

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Il Messaggero