Il versamento da 20mila euro è stato consegnato ieri mattina alla Ragioneria generale. Asserragliato nell'ufficio bunker di Palazzo Senatorio, quando probabilmente ancora...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CALCOLO
Una cosa è certa: Marino non ha aspettato di vedere come si concludesse il braccio di ferro con la sua maggioranza. Da quanto filtra, già nelle prime ore della mattinata di ieri, appena i tecnici comunali gli hanno comunicato di avere concluso i calcoli per estrapolare le spese di rappresentanza dai costi di missione (come biglietti aerei e hotel), il sindaco ha voluto fare il versamento alle casse del Campidoglio: 20mila euro. Con la speranza, in extremis, di mettere a tacere lo scandalo delle cene pagate con i soldi del Comune attraverso giustificativi poi smentiti, in almeno 7 casi, da ristoratori e presunti commensali.
LE GIUSTIFICAZIONI
La donazione era stata annunciata 2 giorni fa. «Regalo a Roma i 20mila euro spesi con la carta di credito intestata al sindaco per rappresentanza», aveva detto in un video diffuso sulla sua pagina Facebook. Continuando però a ribadire che «sono spese fatte tutte nell'interesse di Roma». In molti, anche nella sua maggioranza, pensavano che si fermasse all'annuncio. O che quantomeno temporeggiasse in modo da far partire il bonifico solo nel momento in cui fosse stato certo di non perdere la fascia tricolore. Invece Marino ha provato a giocare d'anticipo: alle riunioni con assessori e consiglieri si è presentato con il bonifico già partito. Anche se la mossa, alla fine, non ha sortito l'effetto sperato.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero