Marino, opposizioni in prima linea per le dimissioni: in piazza del Campidoglio è gara di slogan

Marino, opposizioni in prima linea per le dimissioni: in piazza del Campidoglio è gara di slogan
Opposizioni in prima linea contro Marino nel giorno più lungo per il sindaco di Roma. Piazza del Campidoglio si è trasformata in una curva da stadio in cui tutti, dal M5s alla...

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Opposizioni in prima linea contro Marino nel giorno più lungo per il sindaco di Roma. Piazza del Campidoglio si è trasformata in una curva da stadio in cui tutti, dal M5s alla Lista Marchini, passando per Ncd e Casapound, cercano di attribuirsi il merito delle dimissioni del primo cittadino a colpi di slogan.




«Dimissioni, dimissioni», «elezioni, elezioni», «Marino vattene», recitano in coro le opposizioni. «Marino si deve dimettere perché ormai è indifendibile – dichiara il capogruppo di Fdi-An Fabio Rampelli - Se intende perseverare a dispetto dei santi, chiediamo al Pd di staccare la spina, perché nell'anno del Giubileo Roma ha bisogno di un sindaco autorevole credibile e onesto».



Il M5S sta già pensando a selezionare la squadra per lo “sbarco” al Campidoglio, con un aggiornamento telefonico continuo tra i Cinque Stelle capitolini, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, Alle 18.30 è previsto un incontro tra gli eletti M5S capitolini, consiglieri ma anche deputati, per iniziare a ragionare sulla nuova sfida dopo il passo indietro di Marino. Tra i nomi più in vista quelli di due donne: Roberta Lombardi e Paola Taverna.



Alfio Marchini sceglie Facebook e si rivolge agli elettori al grido di “Roma ai romani”. «A giugno ci siamo autosospesi da un consiglio comunale paralizzato e impotente – scrive sul social - Oggi finalmente tutti condividono che Roma non può permettersi di sprecare altro tempo. La Capitale è al collasso e a noi romani oggi è ben chiara una realtà: o ci rialziamo da soli con orgoglio e facendo un appello alle nostre risorse migliori o sarà il declino. Basta deleghe in bianco. Basta presunti capi nominati o teleguidati: si è visto come va a finire. Due anni fa promisi che non avrei mai mollato un centimetro nella nostra battaglia. Così è stato. Oggi siamo ancor più convinti e numerosi. Noi ci siamo». Secondo il capogruppo in Comune Alessandro Onorato, il peggior nemico di Marino sono state «le sue bugie e il rapporto conflittuale con il suo partito». «Vogliamo che questa città sia amministrata non con figuracce planetarie o facendo le pulci agli scontrini del sindaco», ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero