Giallo multe, Marino denuncia: dati manomessi, colpito da chi vuole Roma di tangenti

Giallo multe, Marino denuncia: dati manomessi, colpito da chi vuole Roma di tangenti
Nuovo capitolo nella vicenda delle multe mai pagate dal sindaco Ignazio Marino: il primo cittadino ha denunciato ai carabinieri la scomparsa dal sistema informatico che registra...

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Nuovo capitolo nella vicenda delle multe mai pagate dal sindaco Ignazio Marino: il primo cittadino ha denunciato ai carabinieri la scomparsa dal sistema informatico che registra gli accessi alla Ztl dell'autorizzazione che ha permesso alla sua Fiat Panda di circolare nella zona a traffico limitato nel periodo intercorso tra la scadenza e il rinnovo del pass.






Così in una nota il Campidoglio: «Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è recato oggi pomeriggio alla stazione dei carabinieri di San Lorenzo in Lucina per denunciare la manipolazione e falsificazione dei suoi dati all'interno del sistema informatico che registra i permessi Ztl. A distanza di due giorni infatti è sparita l'autorizzazione che ha permesso alla Fiat Panda di circolare nella Ztl nel periodo intercorso tra la scadenza e il rinnovo del permesso. Analizzata il 6 novembre la scheda personale del sindaco nel terminale riportava regolarmente il permesso a circolare. Lo stesso terminale interrogato oggi non riporta più tale evidenza».



La difesa di Marino «Come ho già detto ieri non esiste nessuna pendenza e nessun ricorso da parte mia nei confronti di Roma Capitale - afferma il sindaco - Il dato grave che ho appena denunciato ai carabinieri è la sparizione del permesso a circolare nel periodo tra giugno e agosto. Qualcuno in queste ore è entrato con dolo nel sistema per manipolare i miei dati e creare un danno alla mia credibilità. È un reato grave, previsto dall'articolo 615 ter del codice penale punibile con la reclusione sino a 8 anni. Queste cose accadono per avvelenare il clima in città. Per quanto mi riguarda vado avanti senza farmi toccare da questi atti criminali. Conto sulle mie idee e non mi faccio spaventare dalle calunnie. È ora di capire che è in corso una battaglia profonda di cambiamento. Non intendo fermarmi davanti alle intimidazioni e so di avere al mio fianco le tante persone oneste che hanno a cuore il futuro di Roma».
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Il Messaggero