Scatta l'operazione “pulizia”. Marino: «Così sposteremo i dirigenti»

Scatta l'operazione “pulizia”. Marino: «Così sposteremo i dirigenti»
Nemmeno il sospetto. La macchina capitolina non può più permettersi zone d'ombra dopo l'inchiesta Mafia Capitale. ...

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Nemmeno il sospetto. La macchina capitolina non può più permettersi zone d'ombra dopo l'inchiesta Mafia Capitale.


Ecco perché Ignazio Marino per la prima volta in diciotto mesi, cioè da quando si è insediato, userà le maniere forti, rovesciando come un calzino la macrostruttura del Comune di Roma. Con un colpo di spugna scatterà nei prossimi giorni un turnover di tutti i dirigenti. Tra dipartimenti e municipi le posizioni interessate sono complessivamente una quarantina. Poltrone destinate a rimbalzare come una pallina di un flipper.



Un'operazione che era nell'aria già da un po' di tempo, ma che ha avuto un'improvvisa accelerazione dopo il blitz della procura, che ha messo sotto i riflettori l'attività dell'intera macchina dell'amministrazione comunale. E così il Campidoglio ha deciso di rompere gli indugi, «per togliere qualsiasi incrostazione sia con la giunta Alemanno sia con il marciume uscito fuori negli ultimi giorni», spiegano da Palazzo Senatorio.



LE SCELTE

Il primo settore toccato dalla scossa, destinata a propagarsi ovunque, è stata la Ragioneria generale: qui però l'avvicendamento era stato già deciso da tempo, e sarebbe stato attuato indipendentemente dal giro di vite deciso dopo l'esplosione dell'inchiesta. Stefano Fermante prende il posto di Maurizio Salvi, che diventa responsabile dell'ufficio Innovazione e processo. «La straordinarietà e la rilevanza degli eventi connessi alle indagini della procura, che interessano l'amministrazione capitolina in queste ore - spiega il sindaco in una nota - coinvolgono anche le strutture amministrative dell'ente, e le funzioni nevralgiche da loro assicurate».



GLI SPOSTAMENTI


Per questo motivo Marino ha dato «specifiche disposizioni per procedere tempestivamente a un adeguato riordino, a cominciare dagli incarichi apicali di tutte le strutture». In pratica saranno gradualmente spostati di posto, nel giro di alcune settimane, tutti i dirigenti in carica, con le uniche eccezioni di quelli che sono stati già spostati d'ufficio negli ultimi mesi. Una scelta, quella di Marino, che va nella direzione «del principio della rotazione già avviato da mesi, nel rispetto della competenza curricolare - sottolinea l'inquilino del Campidoglio - Ciò avverrà a tutela dell'amministrazione e del gruppo dirigente, ferma la necessaria continuità amministrativa e il perseguimento degli obiettivi stabiliti, nell'ambito della corrente programmazione strategica». Marino «non è coinvolto in questa inchiesta, ha fatto bene a far ruotare i dirigenti, perché c'è bisogno di una svolta a livello di funzionari e dirigenti», commenta il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero