Insulti, spintoni, urla e minacce: questo quanto subito dai bambini di una scuola dell’infanzia a Fiumicino. È per questo che due maestre sono state sospese...
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Tutto nasce dalla denuncia dei genitori di un piccolo alunno che avevano notato nel figlio, da alcuni mesi, chiari segni di disagio, paura di andare a scuola, scatti d’ira, pianto e aggressività. Dall’attività investigativa della IV Sezione della Squadra Mobile è emerso che alcuni bambini sarebbero stati isolati dal contesto della classe e «confinati» dietro la cattedra, mentre in altre occasioni una delle maestre avrebbe usato le mani di un bambino per colpirne un altro, incitandolo a colpire «più forte» come esempio di reazione «occhio per occhio, dente per dente».
Le due donne avrebbero continuato con i comportamenti vessatori anche di fronte al pianto di alcuni bambini e quando i bambini tentavano di fuggire dall’aula, li avrebbero sollevati di peso, strattonati e trascinati da una parte all’altra della stanza. Il gip di Civitavecchia ha disposto il provvedimento cautelare. Le due donne sono state sospese e per un anno non potranno ritornare a scuola.
«Sono profondamente rammaricato per quanto accaduto alla scuola dell'infanzia statale L'isola dei tesori a Fiumicino» ha affermato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. «Ho appreso questa mattina che due maestre statali che li lavorano hanno ricevuto un provvedimento di interdizione dal servizio per maltrattamenti fisici e psicologici sugli allievi. Non vorremmo mai ascoltare notizie del genere - aggiunge - Le due maestre lavorano in una struttura statale e sono dipendenti statali, non comunali. In ogni caso, come Amministrazione, e dopo gli avvenimenti passati, negli ultimi mesi abbiamo intensificato controlli e attività di supporto per le nostre insegnanti che lavorano nei nidi e nelle materne comunali, a loro tutela ma soprattutto a tutela dei bambini che frequentano tali istituti». Montino aggiunge che «stiamo anche studiando e predisponendo ogni attività nell'eventualità diventi legge, quello che oggi è un ddl, per l'installazione delle videocamere in asili e materne, pubblici e privati. Il bene dei nostri bambini rimane per noi la priorità assoluta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero