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GLI ESAMI
Il medico legale della Asl Roma 6 ha svolto un esame clinico sul corpo del povero giovane uomo che sembrerebbe deceduto per un grave malore improvviso, forse un infarto fulminante. Il sostituto procuratore del tribunale di Velletri ha comunque disposto l'autopsia sul 32enne: gli esami saranno svolti presso l'istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata e serviranno a capire meglio le cause e l'ora esatta del decesso.
I PRECEDENTI
Nella zona dei Castelli Romani e in particolare tra Genzano e Lanuvio, nei mesi scorsi, si sono verificate almeno altre tre morti sospette di trentenni e quindi si vuole far luce su questi episodi. «Siamo rimasti sconvolti alla notizia della morte del nostro vicino - ha detto un residente del condominio della palazzina popolare, abitata da una ventina di famiglie - Era un bravo ragazzo, lavorava al cimitero di Albano ed era seguito da molto tempo anche dai servizi sociali comunali di Albano. Tutte le mattine lo vedevamo andare al lavoro: conosciamo bene anche la sua compagna, che nella mattina di Natale si è accorta del decesso, ovviamente era sotto shock. Siamo vicini alla sua famiglia e attendiamo la data del funerale per potergli dare il nostro ultimo saluto. Un vicino di casa che non aveva mai dato problemi a nessuno, riservato, gentile e sempre pronto a dare una mano a tutti nel momento del bisogno agli altri condomini».
Dal momento in cui la notizia della scomparsa del giovane si è diffusa, sono state diverse le persone che hanno lasciato messaggi di cordoglio e incredulità sul profilo Facebook del 32enne, d'altronde il ragazzo di Albano era molto conosciuto nella cittadina castellana e anche nei comuni limitrofi. Lo scorso anno, due 35enni e un 33enne di Lanuvio morirono di infarto a Genzano dopo aver assunto cocaina, forse a causa di alcune dosi tagliate male o di una assunzione massiccia di stupefacente che ha fatto smettere di battere il loro cuore, come accertarono i medici del pronto soccorso dell'Ospedale dei Castelli. Per questo motivo la procura di Velletri ha disposto l'apertura di un'indagine (che è ancora in corso) per fare chiarezza su questi episodi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero