Malagrotta incendio, quali rischi corre Roma? Rifiuti, ambiente, cibo, condizionatori: cosa sappiamo

Dopo un lavoro durato tutta la notte i vigili del fuoco sono riusciti a domare e controllare le fiamme dell'impianto Tmb di Malagrotta. E il sindaco di Roma Roberto Gualtieri...

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Dopo un lavoro durato tutta la notte i vigili del fuoco sono riusciti a domare e controllare le fiamme dell'impianto Tmb di Malagrotta. E il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha istituito una “zona rossa” grande per un raggio di 6 chilometri dal luogo dell'incidente. Ha disposto per un periodo non superiore alle 48 ore, per un principio di precauzione, la sospensione di tutte le attività scolastiche e dei centri estivi, il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell'area, raccomandando, tra l'altro, di limitare le attività all'aperto, specie quelle sportive, e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti. Un provvedimento simile è stato emesso anche dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino.

Il limite temporale delle 48 ore dell'ordinanza denota il carattere assolutamente precauzionale dell'atto, proprio seguendo il principio della maggior tutela della popolazione. Sul posto gli esperti di Arpa e Asl sono già al lavoro per monitorare le quantità di inquinanti che sono stati dispersi in aria.

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L'incendio è divampato ieri pomeriggio: per spegnerlo definitivamente ci vorranno giorni. I vigili del fuoco impegnati nell'operazione sono stati circa 60, che hanno evitato che le fiamme si propagassero all'esterno. Venti gli automezzi intervenuti, tra cui due aeroportuali. Sul posto rinforzi provenienti dai comandi di Lazio, Campania, Abruzzo, Toscana, Umbria e Marche.

A bruciare sono stati i rifiuti e gli impianti del Tmb (Trattamento meccanico biologico), contenuti in due capannoni industriali, uno da 20 mila metri quadrati e un secondo da 10 mila metri. Le strutture, comunque, non sono collassate.

Oggi si vede ancora una densa colonna di fumo, con l'aria nel quadrante che, come ieri, continua a essere irrespirabile. Gli operai dell'impianto sono stati rimandati a casa.

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Ora, cosa può accadere?

Gli effetti dell'incendio dell'impianto di Malagrotta sono diversi. Si possono riassumere principalmente in due: il disagio che si viene a creare nella cittadinanza nell'area definita dall'ordinanza (in un raggio di 6 chilometri, secondo le indicazioni date dai sindaci di Roma e Fiumicino) e quelli che riguardano la filiera dei rifiuti di Roma.

Quali quartieri sono coinvolti?

Sono diversi: Ponte Galeria, Piana del sole, Monte Stallonara, Pisana, Casetta Mattei, Corviale, l'area dell'Aurelia più vicina al Raccordo Anulare, Maglianella, una parte di Casal Selce e Casal Monastero, Boccea, Castel di Guido.

Cosa succede alla raccolta dei rifiuti?

Con questa emergenza non è coinvolta direttamente la raccolta dei rifiuti, ma la seconda fase sì, seppur in parte. In quell'impianto vengono trattate fino a 1.200 tonnellate di immondizia, 8.100 alla settimana. Con la struttura fuori uso totalmente o in parte, il Campidoglio e Ama dovranno individuare una soluzione alternativa per continuare a garantire la stabilità del processo di smaltimento di una parte dei rifiuti capitolini. Ciò, almeno fino a quando non sarà ripristinata l'operatività della struttura. 

Il fumo è alto, ci sono problemi con i voli dell'aeroporto di Fiumicino?

No. I voli sono regolari. Tra l'altro l'aeroporto è solo lambito dall'ordinanza della “zona rossa” di 6 chilometri: rispetto all'impianto è proprio al confine.

Fa caldo e mi trovo nell'area interessata, posso accendere il condizionatore?

Roma Capitale raccomanda, a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell’incendio di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti e non utilizzare i condizionatori d'aria. Ma si tratta, sempre, di un principio di garanzia di prassi in casi del genere. 

 

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Il Messaggero