Nel mucchio di mail, una cartolina ci stupirà

Nel mucchio di mail, una cartolina ci stupirà
Per noi postini il fatto di #DiMaio  è un successo, si torni alla carta,  alla lettera scritta, alla busta, al...

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Per noi postini il fatto di #DiMaio 

è un successo, si torni alla carta, 
alla lettera scritta, alla busta, al francobollo
@komzentao

Un tempo quando buttavi uno sguardo alla cassetta della posta c’era sempre un lampo di sorpresa e aspettativa, potevi trovarci brutte notizie ma anche lettere di un amore lontano o la cartolina di chi si era ricordato di te. Da anni invece le cassette postali sono gonfie solo di volantini pubblicitari mentre il postino ci porta poco o nulla, perché molto di noi, ad esempio, preferiscono ricevere on line le bollette. Anzi, quando spunta qualcosa dalla cassetta che non sia un depliant si pensa subito a una pessima notizia, una multa o Equitalia che si è ricordata di te. Se poi c’è l’avviso della raccomandata da ritirare l’ansia ti segue tutto il giorno. Al contrario, ciò che un tempo sembrava una pratica un po’ originale, la consegna di acquisti fatti su cataloghi cartacei con tempi biblici, oggi è tornata in auge grazie alla diffusione del commercio on line. Eppure, quando la corrispondenza riempiva le cassette, leggevamo con più attenzione la missiva e difficilmente qualcosa poteva sfuggirci. Oggi abbiamo gli indirizzi mail intasati di messaggi, che si vanno a sommare a quelli di Messenger, WhatsApp, Telegram e similari, è evidente che il nostro grado di attenzione sia spesso frazionato e fallace, che la nostra capacità di comprensione sia compromessa; fatichiamo a distinguere tra una comunicazione importante e una sciocchezza. Insomma, quando si tratta di mail, come anche l’attualità insegna, può capitare di essere distratti. Meglio una telefonata. O magari una cartolina, quella davvero ci prenderebbe di sorpresa. Non potremmo fare a meno di concentrarci e chiederci: «Ma chi diavolo ci manda una cartolina nel 2016?».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero