Roma, magliette xenofobe e antisemite tra scaffali negozio: denunciati due cinesi

Roma, magliette xenofobe e antisemite tra scaffali negozio: denunciati due cinesi
Magliette offensive inneggianti all'odio razziale, decine di T-shirt con stelle di David, fucili e scritte come "kill", "uccidi", associate al simbolo ebraico. A sequestrarle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Magliette offensive inneggianti all'odio razziale, decine di T-shirt con stelle di David, fucili e scritte come "kill", "uccidi", associate al simbolo ebraico. A sequestrarle sono stati gli agenti della polizia municipale di Roma che hanno effettuato un blitz stamattina a Commercity, la "Città del Commercio" su via Portuense.






Secondo quanto si è appreso, sono al momento una cinquantina le magliette sequestrate e sono state trovate in due stand riconducibili ad altrettanti cittadini cinesi. L'indagine condotta dal XIII gruppo Aurelio dei vigili urbani, guidato dal comandante Giuseppe Bracci, è scattata dopo una segnalazione. I due cittadini cinesi sono stati identificati e denunciati.



«La Comunità ebraica di Roma ringrazia il XIII gruppo Aurelio della Polizia locale di Roma capitale diretto dal Comandante Giuseppe Bracci e tutti i funzionari che hanno partecipato alle ispezioni che hanno portato al sequestro di t-shirt con disegni e frasi xenofobe e antisemite in alcuni esercizi commerciali della zona di Selva Candida e di grossisti distributori nella zona di Fiumicino risalendo anche alla filiera produttiva del centro Italia, interamente gestita da imprese cinesi».



Lo afferma il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici. «Ringrazia inoltre il comandante dei vigili di Roma Capitale Raffaele Clemente e la Digos, che si era immediatamente attivata in seguito a una nostra segnalazione.



Affinchè altri esercizi commerciali non mettano più in vendita magliette simili a quelle sequestrate, che erano un chiaro incitamento all'odio e alla violenza, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, preoccupato per la diffusione di questo materiale pericoloso, vorrebbe promuovere un incontro con i leader della comunità cinese al fine di condividere con loro la gravità di quanto accaduto e, con l'occasione, avviare uno scambio di relazioni culturali tese a facilitare la conoscenza tra le diverse minoranze di questo Paese».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero